Mattarella in visita ad Arquata del Tronto: “Lavoro e scuola prima di tutto, tornerò”
ARQUATA DEL TRONTO – Grande emozione per la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad Arquata del Tronto, prima tappa della sua visita nelle zone terremotate del primo cratere. Il Capo dello Stato è arrivato a bordo di un elicottero intorno alle 9.30 sull’elisuperficie di Borgo, ha deposto una corona di fiori nell’ex area giochi di Pescara del Tronto ed è sceso lungo la Salaria nelle casette per gli sfollati.
Il presidente ha fatto visita alla comunità di Pescara del Tronto, in parte rientrata nelle abitazioni provvisorie, ricevendo una lettera consegnata dall’Associazione Pescara del Tronto 24/8/16. “Questa comunità è stata segnata un anno fa. Da pochi giorni siamo tornati a rivivere i nostri luoghi nell’area Sae che oggi è sistemata a dovere per la sua visita. Ma la realtà quotidiana è lontana da ciò che appare oggi – un passaggio della lettera consegnata a Mattarella -. Le casette provvisorie arrivano dopo un atto di attesa, con un meccanismo di assegnazione confuso e discutibile, che non ha pienamente soddisfatto le esigenze di tutti. Nonostante risultino essere molto piccole rispetto agli spazi a cui eravamo abituati, possono essere accettabili ma solo per tempi brevi. Non vogliamo quindi arrenderci all’idea di esser ‘stati sistemati’ a vita e chiediamo certezze sull’effettiva durata dell’attuale situazione”.
Il presidente della Repubblica si è intrattenuto con una giovane sfollata che ha chiesto un impegno per far ripartire le scuole e le attività produttive. “Certo, il lavoro è indispensabile. Il lavoro e la scuola sono i fondamenti della società” ha risposto Mattarella. “Presidente torni a trovarci, non ci lasci soli” l’appello dei cittadini. “Ci conti, tornerò” la risposta del Capo dello Stato. Ad accogliere il presidente anche il vescovo di Ascoli mons. Giovanni d’Ercole, che per la prima volta ha fatto suonare le campane della nuova chiesa di legno.
Il sindaco Aleandro Petrucci ha commentato così la visita di Mattarella: “Abbiamo avuto modo di parlare con il presidente di tante cose, soffermandoci soprattutto sui problemi del Comune capoluogo e del centro storico del paese, che finora era inaccessibile. Adesso contiamo di arrivarci grazie al Genio militare per recuperare le auto che ancora sono sul posto. Il presidente ha voluto sapere anche della Rocca che, gli ho detto, è il nostro simbolo”.