Made in Italy, Castelli: “Valorizziamo tradizioni e ricchezze dell’Appennino Centrale”
Le tradizioni, i sapori e la bellezza dei Monti Sibillini, protagonisti a Vinitaly in occasione della Giornata del Made in Italy, come opportunità di valorizzazione dei territori colpiti dal sisma del 2016.
Il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli ricorda che “il percorso di sviluppo turistico integrato dei Sibillini, al pari di tutto l’Appennino centrale, anche attraverso il patrimonio vitivinicolo e il connesso paesaggio rurale, rappresenta una ricchezza che abbiamo il dovere di sostenere e promuovere. Ciò sta avvenendo grazie alla collaborazione di tutti i livelli istituzionali, dal Governo ai Presidenti delle quattro Regioni del sisma ai comuni, e della rete composta da enti, associazioni, fondazioni che stanno contribuendo al rilancio e alla crescita sostenibile dell’Appennino centrale. In tale contesto – aggiunge il Commissario sisma 2016 – , le risorse messe a disposizione dal Piano nazionale complementare sisma 2009 e 2016 hanno l’ambizione di fare di questa nostra terra ricca di storia, prodotti tipici e tradizioni un luogo che, oltre ai progetti legati al turismo, diventi un modello di sviluppo per un Appennino moderno, un’occasione che, grazie al Made in Italy, si possa proiettare sui mercati per creare nuova occupazione basata sulle caratteristiche dei luoghi come stanno facendo tante comunità e tanti singoli imprenditori che ne hanno compreso il potenziale sin da subito. Offrire nuove opportunità significa anche preservare l’identità di questi luoghi, spesso soggetti a un fenomeno di spopolamento che vogliamo invertire attraverso una strategia volta proprio a incentivare la presenza dell’uomo. Il presidio del territorio, anche attraverso una produzione agricola sostenibile, è fondamentale per limitare gli effetti disastrosi degli eventi climatici estremi. La Giornata del Made in Italy, frutto dell’iniziativa del Parlamento e del Ministro Urso, rappresenta una vetrina importante anche per la vasta area compresa nel cratere 2016: un’opportunità – conclude Castelli – per proporsi e presentare un patrimonio profondamente radicato nell’italianità”.
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