Macerie del sisma, giro di vite del Comune sulle licenze edilizie
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune va incontro ai cittadini infastiditi dal rumore e dalle polveri delle aziende che lavorano le macerie del sisma in via Val Tiberina. L’assessore all’ambiente Andrea Traini ha rassicurato i residenti durante l’assemblea pubblica del quartiere Agraria, andata in scena lunedì sera nel salone parrocchiale della SS. Annunziata (si è parlato anche di altri problemi, LEGGI QUI e QUI).
“Gli uffici comunali – ha annunciato Traini – stanno valutando se le pratiche urbanistiche sono a norma, anche per verificare se la zona è alluvionabile. Nei prossimi giorni sentirò il presidente della Provincia Paolo D’Erasmo per sollecitarlo ad installare le centraline di monitoraggio delle polveri sottili Pm 10”.
“Rumori giorno e notte, polveri disperse nell’aria, aziende dislocate in un’area alluvionabile”, problemi segnalati da Romina Rastelli del Comitato Tutela Salute Zona Agraria. “Abbiamo notato che nell’impresa Lupi – ancora Rastelli – gli operai lavorano munti di tute di protezione per il corpo e mascherine sul volto. Questo ci induce a pensare che le macerie vanno trattate con cautela dall’uomo per la loro pericolosità. Allora perché non usano tutti le stesse precauzioni?”.
In via Val Tiberina insiste anche la Dimensione Scavi. L’analisi dell’Arpam sulle polveri non ha evidenziato concentrazioni anomale. Traini ha detto che l’esame delle polveri è stato fatto in un giorno piovoso (la pioggia abbatte le polveri, ndr) per cui vanno rifatte in altre condizioni climatiche. Insomma, l’amministrazione comunale procederà con una serie di interventi per andare a fondo delle criticità evidenziate dai residenti.
“Dobbiamo però aspettare il pronunciamento del Tar sul ricorso della Dimensione Scavi”, ha concluso Traini. Il ricorso verrà discusso mercoledì 21 marzo.
(Nella foto, da sinistra: l’assessore ai lavori pubblici Andrea Assenti, il presidente del quartiere Agraria Antonio Romano e Romina Rastelli)
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