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Macerie del sisma, dieci impianti per il recupero dei materiali inerti
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Filiera del recupero delle macerie: assicurata continuità delle attività di rimozione. La Provincia di Ascoli Piceno, al fine di una trasparente, opportuna e legittima necessità di informazione, intende rassicurare che l’attuale impossibilità di conferimento dei rifiuti presso l’impianto della Dimensione Scavi Srl, disposta con Determinazione della stessa Provincia del 6 febbraio scorso (leggi QUI) non ha e non avrà conseguenze o ripercussioni sull’attività di recupero delle macerie del terremoto rispetto alle attuali necessità di rimozione di macerie pubbliche, in essere, richieste dai Comuni ai sensi dell’art. 28 del D.L. 189/2016.
“Il servizio infatti, è attuato dalla esistente filiera di recupero attivata dalla PicenAmbiente S.p.A. in convenzione con imprese locali, costituita da 7 impianti al momento autorizzati ubicati nella provincia di Ascoli Piceno – evidenzia l’amministratore delegato di PicenAmbiente Leonardo Collina – pertanto, nonostante la sospensione del funzionamento di un impianto delle rete, attraverso un’azione concordata di sviluppo con le stesse imprese facenti parte della filiera, si riesce ad assicurare la continuità delle attività di rimozione delle macerie. Da evidenziare – prosegue Collina – che le attività di rimozione saranno ulteriormente rafforzate con il riavvio, nella prossima settimana, delle attività operative della PicenAmbiente nel sito già autorizzato dalla Regione nel sito ‘Unimer di Arquata del Tronto, iniziativa già programmata da tempo”.
“Sono attualmente all’esame istruttorio della Provincia, in fase di valutazione, le richieste di autorizzazione di altre 3 imprese a trattare le macerie del sisma” sottolinea il presidente della Provincia Paolo D’Erasmo evidenziando che “l’Ente, oltre a rilasciare provvedimenti autorizzativi, svolge anche il compito rigoroso di assicurare la conformità delle attività alle prescrizioni, alle norme e il rispetto delle matrici ambientali per assicurare la qualità e la tutela di aria, acqua e suolo. Ad oggi – prosegue il presidente – tutte le ordinanze dei sindaci per la rimozione delle macerie hanno trovato e, troveranno, piena attuazione senza ritardi o difficoltà”.