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M5s sugli autovelox installati dalla Provincia: ” Basta con la politica nemica dei cittadini”
ASCOLI PICENO – “La storia degli autovelox sulla SP 235 (ex SS 4) e sulla ex SP 237 bis la seguiamo da molto tempo, con portavoce a tutti i livelli istituzionali, sia perché le segnalazioni dei Cittadini fioccano, sia perché si tratta di un esempio evidente di quell’atteggiamento degli Enti pubblici percepito dai Cittadini stessi come vessatorio, nemico, non di servizio e tutela come dovrebbe essere”. Lo dice una nota del Movimento 5 Stelle di Ascoli.
“Si tratta di autovelox installati dalla Provincia di Ascoli Piceno sotto la guida di Celani, su tratti di strade provinciali, che, dalla documentazione in nostro possesso, non risultano avere i requisiti di pericolosità richiesti dalla normativa vigente (Circolare “Maroni” prima e “Minniti” poi), perché gli autovelox vanno installati dove servono e cioè dove ci sono 5 anni con un elevato livello di incidentalità causato dall’eccesso della velocità. Se invece sono installati dove non servono per aumentare la sicurezza… lo scopo è evidentemente un altro: fare cassa. Altro aspetto che non ci piace: l’incasso viene generosamente diviso con una società privata che gestisce gli apparecchi. Quindi i Cittadini verrebbero spennati senza una reale motivazione di sicurezza, e non solo per dare ossigeno a un Ente in difficoltà economica, con una specie di tassazione occulta, ma anche per rimpinguare i profitti di una società privata, la Safety21 Spa”, dicono i 5 Stelle.
“Ora la strada SP 237 bis è passata di proprietà, dalla Provincia alla Regione e poi all’ANAS. E la Provincia che fa? Ha comminato multe dal 25 ottobre al 29 novembre 2018, periodo in cui non era più autorizzata dalla Regione Marche, secondo la Convenzione dell’11 aprile 2018… La motivazione ufficiale è che la Provincia ha ricevuto la notifica del passaggio di proprietà solo il 27 novembre 2018. Ma un’amministrazione pubblica seria e non nemica dei Cittadini, in caso di “dubbi” sull’effettiva esigibilità di un credito, dovrebbe prima di tutto tutelare i Cittadini stessi, e non – questo il comportamento politicamente inaccettabile dell’amministrazione Fabiani – chiedere intanto i soldi delle multe, rimandando i Cittadini a eventuali cause risarcitorie. Ulteriore beffa: l’impossibilità degli utenti della strada a cui è stata notificata la multa di ricorrere al Giudice di Pace, in quanto solo in data 2 gennaio 2019, la Provincia di Ascoli Piceno ha pubblicato sul proprio sito la notizia che le multe sarebbero state oggetto di valutazione da parte degli organi giurisdizionali e quindi dopo i 30 giorni che permettono il ricorso al Giudice di Pace, per cui chi volesse ricorrere ora l’unica alternativa è il ricorso alla Prefettura che comporta il raddoppio della sanzione in caso di eventuale soccombenza.Infine, è importante ricordare sempre i principali responsabili politici di queste scelte: i presidenti della Provincia a partire da Celani, l’artefice, a Fabiani passando per D’Erasmo, visto che entrambi sono andati avanti tutta in accordo con le scelte di Celani. E poi Castelli, responsabilità forse minore ma comunque rilevante: dopo un video in cui attaccava anche lui queste scelte, in realtà non ha fatto nulla, anzi nella procedura di autorizzazione all’installazione dell’autovelox sulla SP 235 (ex SS 4), in un verbale della riunione avvenuta in Prefettura il 17 febbraio 2014, troviamo un parere favorevole della Polizia Municipale del Comune di Ascoli” concludono i 5 Stelle
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