M5S Folignano a Terrani: “Accumulare redditi grazie alla politica è inopportuno”

Il Movimento 5 Stelle di Folignano – tramite un comunicato giunto in redazione – dopo la richiesta di interrogazione all’assessore Terrani dichiara: “Finalmente è arrivata la risposta da Terrani alla nostra interrogazione. O meglio, così sembrava. In realtà è chiaramente una non-risposta. A quanto ci dice non è tenuto a farci sapere quanto guadagna da politico di professione e quanto tempo viene impiegato.

Ci serviva anche per capire se fosse giustificata l’indennità da assessore comunale al 100%. Ma preferisce trincerarsi dietro i paletti della legge, come i tanti politici che accumulano vitalizi con la scusa che la legge lo consente. Ma non ci siamo fermati qui, siamo andati avanti nella ricerca della trasparenza. Fa sorridere inoltre l’ultima affermazione della sua risposta. Ci dice che già il 29 Dicembre aveva informato i colleghi che avrebbe investito nel proprio assessorato i soldi relativi all’aumento di indennità. Peccato che abbia atteso 4 mesi per comunicarlo anche alla cittadinanza e che nemmeno il Sindaco lo abbia rivelato quando scrisse il suo post di “precisazioni sull’aumento dell’indennità”. Visto che l’assessore Terrani si è avvalso della facoltà di non rispondere alla nostra interrogazione, siamo andati alla fonte per trovare le informazioni che cercavamo. Abbiamo trovato la delibera di Giunta Regionale del 30 Novembre 2015 con la quale il nostro assessore viene assunto come collaboratore personale del vicepresidente della Regione Marche Anna Casini. Da questa si evince che la retribuzione annua è di oltre 28.000 euro. Ma non viene assunto con un normale contratto di lavoro a tempo determinato che avrebbe comportato il dimezzamento dell’indennità da assessore comunale: viene assunto con un contratto di collaborazione della durata di 5 anni che sembra calzare a pennello per aggirare la normativa. In questo modo il nostro assessore può cumulare ai 28.000 euro anche i 14.000 dell’indennità comunale, arrivando all’invidiabile reddito annuale di 42.000 euro.

Non pochi considerato che viviamo nella Provincia con il reddito medio più basso d’Italia (appena 925 euro al mese) e che questi 42.000 euro sono frutto di un curriculum assai scarno: diploma di scuola superiore, nessuna esperienza lavorativa, nessun concorso. Solo una pluriennale militanza nel PDDal punto di vista legale sarà tutto a posto, ma dal punto di vista etico non capiamo perché per esempio l’assessore Cosmi prenda l’indennità dimezzata visto che è insegnante in attività mentre l’assessore Terrani con già un bel reddito di 28.000 euro trattenga il 100% dell’indennità comunale comprensiva dell’aumento auto-deliberato tra l’altro 5 mesi fa a cui ha rinunciato solo poche settimane fa dopo mesi di pressioni mediatiche. Quanti folignanesi magari laureati, dopo decine di colloqui di lavoro, curriculum inviati, stage, tirocini, duro lavoro, possono arrivare ad un reddito personale annuo di 42.000 euro? Non moltissimi sicuramente. Certo allora che è meglio fare il politico di professione! Per dare ulteriori spunti di discussione abbiamo messo a confronto il Regolamento della Regione Marche per l’assunzione dei collaboratori (con i requisiti richiesti) e il curriculum dell’interessato (praticamente solo i 3 anni di assessorato). Ognuno potrà così fare le proprie valutazioni. Non accettiamo però di venir accusati di ingresso indebito nella vita privata delle persone. Qui non c’è nulla di privato: parliamo di un incarico pubblico, pagato con soldi pubblici e conferito per nomina per meriti politici. Il M5S da sempre si batte contro i privilegi della politica, che sono legali ma sempre privilegi restano. E ci sembra che renderli pubblici alla cittadinanza rientri nella nostra “mission”. Senza per questo volerci elevare a portatori della verità. Ne facciamo anche una questione di opportunità e di etica”.

“In conclusione è questa la posizione del M5S: riteniamo che sia poco opportuno accumulare redditi grazie alla politica. Chi già ha un buon reddito (e in questo caso il buon reddito viene anch’esso da una nomina politica) poi non dovrebbe gravare anche sulle casse del Comune dove esercita la propria attività politica con una indennità al 100%. Anche se le pieghe della legge lo permettono. Per fare un’esempio su ciò che la legge permette: se una persona ha un contratto a tempo indeterminato per ottenere il quale ha faticato molto tra colloqui e selezioni ed ha un reddito di 15.000 euro l’anno dovrà fare l’assessore ricevendo il 50% dell’indennità. Se invece sei un libero professionista (con qualsiasi tipo di reddito) oppure la politica ti ha trovato un’incarico per nomina da 28.000 euro l’anno allora puoi tenerti l’indennità comunale al 100%. La legge va cambiata. Altrimenti avremo sempre queste storture”.

Infine i pentastellati chiosano così: “Una domanda ai folignanesi che hanno votato PD alle Regionali del 2015: quando vi è stato chiesto dall’assessore e da chi gli sta vicino di votare Anna Casini (ed è stata la candidata più votata nel nostro Comune), vi è stato anche detto della possibilità di questa piacevole contropartita per l’interessato?”

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Movida molesta e dehors, Piunti inasprisce le sanzioni

Articolo Successivo

Il regolamento del Consiglio stoppa Curzi: non può creare il gruppo Psi