Rilevamenti contro l’inquinamento acustico, ora i Comuni possono svolgere direttamente l’attività ricorrendo al proprio personale specializzato e senza rivolgersi ad enti terzi. Ad introdurre la nuova disposizione, la legge 130 (così detta legge omnibus) approvata ieri (26 aprile) dal Consiglio regionale, che modifica la legge regionale 28 del 2001 (norme per la tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico nella Regione Marche).

«Uno strumento importante che la Regione Marche offre così ai Comuni per la tutela della quiete pubblica e la prevenzione dell’inquinamento acustico dovuto alla movida molesta o a qualsiasi tipo di attività produttiva o altro» commenta il vice capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Fabio Urbinati.

«La possibilità per le amministrazioni di provvedere direttamente alle rilevazioni nel caso emergano criticità – riprende Urbinati – rende immediato ed efficace l’intervento. Nonostante la grande disponibilità dimostrata sempre dall’Arpam, unica agenzia deputata fino ad oggi al servizio, ricordo, quando ero assessore a San Benedetto, le difficoltà di intervento laddove si verificavano casi di sforamenti importanti, soprattutto nella stagione estiva e soprattutto in centro e nelle zone di interesse turistico. Ora tutto potrà essere attivato da quei Comuni che sono dotati di personale specializzato tra i propri impiegati o attraverso i corpi della polizia locale. Proprio il Comune di San Benedetto del Tronto – continua Urbinati – si è dotato già dalla precedente legislatura, tra i primi nelle Marche, di personale specializzato e di strumentazione adeguata. Con questa decisione la Regione – conclude il consigliere – si dimostra sempre più vicina alle esigenze dei Comuni del territorio. Questo è il lavoro che vogliamo portare avanti anche nei prossimi anni, perché essere più vicini ai Comuni significa essere più vicini ai cittadini».