Lo stabilimento Pfizer in azione anche per iniziative sociali e culturali
Lo stabilimento Pfizer di Ascoli è tra quelli selezionati per la produzione e confezionamento del farmaco antivirale orale contro il Covid-19 Paxlovid, è attivo dal 1972. E’ specializzato nella produzione di compresse solide orali, è uno dei poli produttivi di eccellenza nel panorama farmaceutico mondiale.
L’innovazione delle tecnologie implementate, le grandi competenze nella produzione di farmaci “a forte impatto e alto profilo farmacologico”, soprattutto in oncologia e nei disturbi del sistema nervoso centrale, il livello professionale dei dipendenti, garantiscono la sua competitività e lo posizionano come uno dei principali fornitori-chiave per Pfizer. Il sito fornisce farmaci di altissima qualità a pazienti in più di 100 Paesi in tutto il mondo, con un volume di produzione di 115 milioni di confezioni e 3,5 miliardi di compresse/capsule.
Lo stabilimento è, inoltre, l’unico fornitore globale del Sutent, un farmaco oncologico per il trattamento di tumori gastrointestinali e del rene. Il sito ha una superficie di 164mila mq, dei quali 24mila coperti da impianti, magazzini e altre strutture e 140mila mq di terreno, con magazzini automatizzati per le materie prime in ingresso e per la gestione e stoccaggio dei prodotti finiti pronti alla spedizione. Importante punto di forza è l’innovazione, con l’alta tecnologia presente sulle linee di confezionamento.
Il sito produttivo di Pfizer ad Ascoli è un punto di riferimento sul territorio piceno non solo dal punto di vista economico-industriale, ma anche sociale e culturale, portando avanti diverse attività di Corporate Social Responsibility, in collaborazione con istituzioni e altre realtà locali. “In particolare, l’Orto di Paolo, Centro diurno socio-educativo-riabilitativo per disabili, perché è un nostro ‘vicino’ con il quale abbiamo realizzato tante iniziative, dedicando il nostro tempo a attività di volontariato, sia con loro che con il Centro Diurno Forlini ad Offida, che ci hanno fatto guadagnare tanto in termini di esperienza” racconta Beatrice Colombo, site leader dello stabilimento. “Durante l’emergenza Covid anche noi abbiamo fatto la nostra parte – prosegue -, mettendo a disposizione i materiali di protezione individuale (sovrascarpe, camici e mascherine) che avevamo in eccedenza, anche se non avevamo certezza di ricevere rifornimenti, ma ci è sembrato giusto comportarci in questo modo”.
L’ultima iniziativa in ordine temporale è il Percorso per lo sviluppo delle Competenze Trasversali e l’Orientamento (Pcto) “Futuro Presente Obiettivo Scienza” (www.obiettivoscienza.it) che Fondazione Pfizer e il sito produttivo di Ascoli Piceno hanno pensato per gli studenti del terzo e quarto anno degli istituti superiori delle province di Ascoli e Fermo, in co-progettazione con l’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche. Con la produzione e il confezionamento di Paxlovid il livello occupazionale dello stabilimento di Ascoli arriverà a circa 1.000 persone, dalle circa 750 persone che sono attualmente occupate, con un impatto finanziario sulla comunità di circa 100 milioni di euro l’anno, escludendo le materie prime e includendo soltanto le spese, quindi i salari, l’energia, il mantenimento degli investimenti.
“Il rilevante peso economico e sociale di Pfizer nel nostro territorio è testimoniato dagli alti livelli occupazionali interni, ma anche per l’indotto che genera” commenta il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, sottolineando anche “la sensibilità verso la tutela della salute pubblica di Pfizer che durante l’emergenza Covid ha vaccinato subito i propri dipendenti e i loro familiari”.
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