Beko ,Acquaroli a Comunanza per incontrare Sindaco, sindacati e lavoratori
Liste di attesa: ripresa delle agende e delle prese in carico. In previsione anche misure straordinarie
Nella fase della graduale ripresa delle normali attività sanitarie nelle Marche, dopo i lunghi e difficili mesi della pandemia, il primo obiettivo del sistema sanitario è quello di limitare al massimo i disagi per gli utenti che devono accedere alle prestazioni finora sospese e che comprensibilmente sono in difficoltà di fronte ad alcune criticità che si verificano nei primi giorni della ripartenza.
In questo primo periodo di ritorno alla normalità è altissima l’attenzione verso tutte le difficoltà che si possono manifestare e quindi il sistema si sta predisponendo per ripristinare velocemente gli spazi e le prestazioni, con l’ulteriore imprescindibile onere di riorganizzare tutti i percorsi all’interno delle strutture per garantire la massima sicurezza sanitaria ai cittadini utenti e agli operatori: accessi verificati, percorsi separati, sale di attesa con presenze ridotte, sanificazione.
Come in pandemia, anche per il ritorno alla normalità il metodo è quello di anticipare i bisogni, per dotarsi nel minor tempo possibile dei migliori strumenti disponibili. In quest’ottica è in programma per i prossimi giorni la messa a punto di misure straordinarie, un ulteriore sforzo, per velocizzare l’intero percorso.
A partire dalla flessione della curva dei contagi, da fine aprile, l’impegno delle aziende del Servizio sanitario regionale si è concentrato sul ripristino delle agende (prenotazioni e presa in carico) e sulla rimessa in opera delle liste di garanzia che in questi giorni si sta sperimentando sul campo. Si è scelto di non procedere in modo burocratico con la semplice “rimessa in coda” delle richieste, ma di rivalutare le singole situazioni per garantire a ciascuno il servizio nei tempi e nelle modalità più appropriati.
Nel corso dell’emergenza COVID la Regione ha garantito a tutti i cittadini gli accessi alle prime visite ed esami diagnostici strumentali urgenti e brevi , mentre erano sospese le prestazioni di tipo D e le P.
A fine aprile si è stabilito di riattivare a partire da giugno le prestazioni di tipo D e P, insieme con il percorso di presa in carico previsto dalle delibere di giunta regionale per le patologie croniche. Si è quindi richiesto ai professionisti di richiamare i propri pazienti i cui follow-up, se non urgenti, erano sospesi nella ri progettazione dei servizi attuata per far fronte all’emergenza.
“Tutto ciò – afferma la dirigente del servizio Sanità della Regione Marche, Lucia Di Furia – comporta un necessario rodaggio delle nuove agende, che potrà protrarsi ancora per alcune settimane. Le scelte relative ai tempi di ripartenza e alle misure organizzative, effettuate con i principali prescrittori ed unici interlocutori a mio avviso competenti, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, sono compiute con la finalità di evitare un atteggiamento burocratico ed automatico di rimessa in coda delle situazioni sospese”.
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