Cabina di Coordinamento PNRR, nuova riunione in Prefettura. Deliberati i “piani di azione”
LeU: “Il sindaco revisionista ripristini il 18 giugno, liberazione di San Benedetto dal nazifascismo”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Anche Liberi e Uguali s’innesta nella polemica sulla cancellazione, da parte della giunta Piunti, di “Bella ciao” dalle celebrazioni del 25 Aprile. E sollecita il sindaco a ripristinare la manifestazione del 18 giugno, ricorrenza della liberazione di San Benedetto dai nazifascisti.
“Qualcuno dovrebbe spiegare al nostro Sindaco che, piaccia o no, il “25 Aprile” – tuona il circolo sambenedettese di Articolo 1, Mdp – Liberi e Uguali – è la festa della liberazione dell’Italia dalla tirannide nazifascista e della riconquista della libertà e democrazia per il nostro paese. Trasformare invece l’anniversario della liberazione, come ha fatto l’altroieri Piunti, in una generica commemorazione delle vittime di tutte le guerre, pur giusta e doverosa, ma per la quale non mancano altre occasioni nel corso dell’anno, appartiene ad una cultura di ipocrita e subdolo revisionismo che da qualche tempo ha fatto purtroppo breccia nel nostro paese, dando la stura ad episodi preoccupanti ed inquietanti come quello, per stare solo a quanto accaduto più di recente e vicino a noi, del vicepreside dell’Istituto Agraria di Ascoli che inneggiava al compleanno di Hitler”.
Continua LeU: “Per tacere poi della frettolosità della cerimonia, dell’atteggiamento “burocratico” del Sindaco, dell’assenza di momenti, come avveniva in passato, di approfondimento storico politico sull’antifascismo e sulla resistenza, dell’incommentabile eliminazione di “Bella Ciao”, ritenuta incredibilmente “di parte”, dalla scaletta della banda cittadina. Per rispetto istituzionale (era presente la nostra Consigliera Mandrelli e numerosi nostri esponenti), abbiamo partecipato alla cerimonia. Dal prossimo anno chiediamo, in primis ai rappresentanti istituzionali, e poi a tutti i cittadini e le forze democratiche della città, di disertarla, se non venga restituito il suo vero senso e significato alla “Festa della Liberazione” e appaia inequivocabile la piena adesione della nostra città ai valori costituzionali della resistenza e dell’antifascismo”.
Non basta. “Inoltre l’amministrazione comunale – insiste LeU – ha anche eliminato la manifestazione del 18 giugno, nella quale si commemorava la liberazione nel 1944 di San Benedetto e contestualmente si celebrava la “Giornata dei nuovi cittadini” con la consegna di una copia della Costituzione Italiana a tutti gli immigrati residenti che avevano ottenuto la cittadinanza italiana e tutti gli stranieri residenti che, pur non essendo ancora italiani, erano nati in questo Paese, collegando idealmente la liberazione della città di allora con l’apertura oggi alla nuova convivenza e al multiculturalismo”.
L’appello al sindaco di San Benedetto: “Facciamo quindi appello all’Amministrazione Comunale affinchè, con la fattiva collaborazione dell’ANPI e di tutte le associazioni ed organizzazioni di ispirazione e sentimenti antifascisti, venga ripristinata la manifestazione del 18 giugno, per offrire alla città un’ulteriore occasione di riflessione sulla barbarie nazifascista e di preservazione della memoria di quanti sacrificarono la propria vita per liberarci dalla dittatura e restituirci libertà e democrazia”.
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