Legambiente in campo per la tutela dei fiumi del territorio
ASCOLI PICENO – Legambiente ha presentato i risultati di “We test” un progetto educativo realizzato insieme alle reti CEA e con il sostegno della Provincia di Ascoli. Il progetto è volto allo scopo di fornire un quadro generale dei bacini fluviali e della ricchezza delle specie ittiche degli ecosistemi. Sono stati coinvolti oltre 200 studenti delle scuole di Ascoli e San Benedetto. L’attività si è incentrata sulle misurazioni dei parametri chimico fisici e microbiologici (Escherichia Coli) ha coinvolto alcuni fiumi quali il Castellano, il Garrafo, il Tronto e il Fosso S.Mauro. Alcuni alti valori di Escherichia Coli sono stati rilevati nelle zone ad elevata immissione di scarichi domestici o da escrementi di animali.
Come sottolinea Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche “E’ un’ attività fatta con i CEA della provincia per l’educazione ambientale per la tutela dei bacini acquiferi . Il grande risultato è aver lavorato con obiettivi comuni e far crescere la consapevolezza dei nostri studenti e anche possibilità di impieghi futuri . Il concetto al quale ci ispiriamo è quello del cittadino scienziato, ovvero prendere cittadini comuni e farli diventare protagonisti del progetto”
Gianluca Lelii della Cialab ricora che ” l’intento era vedere i ragazzi coinvolti nel progetto e l’obiettivo era raggiunto quando abbiamo raccolto i campioni. Erano incuriositi perché a livello cromatico si vedevano le differenze delle varie tipologie. In aula abbiamo dato indicazioni su come operare e come condividere l’attività analitica mentre i feedback raccolti sono stati positivi. Non abbiamo riscontrato particolari criticità, ma ci sono due punti da valutare come nel torrente Garrafo e nel Fosso San Mauro”. Il presidente della Provincia Paolo D’Erasmo parla di “Progetto che ha tanti punti di forza perché attraverso la sensibilizzazione degli studenti si crea un percorso di partecipazione per tutelare meglio l’ambiente. Su questo fronte abbiamo operato anche per la differenziata raggiungendo il 66% e crediamo che la tutela ambientale privilegia il turismo. Dobbiamo proseguire su questa strada anche per il futuro”.
Lascia un commento