Le Marche al 12° posto tra le regioni particolarmente efficienti nel garantire la DaD durante la pandemia
Concluso il periodo delle restrizioni, delle scuole chiuse e della DAD, è giunta l’ora di tirare le somme sulla questione dell’apprendimento digitale in Italia: quali sono state le regioni italiane più efficienti nel garantire la didattica a distanza? Per rispondere a questa domanda la piattaforma di apprendimento Preply ha condotto uno studio al fine di identificare quali regioni offrano le migliori condizioni per l’ apprendimento a distanza.
La regione che si è dimostrata particolarmente preparata a far fronte alla necessità di una didattica a distanza è stata la Campania, dove nonostante la percentuale di abitazioni che dispongono di un computer sia relativamente sotto la media nazionale (59%), la regione si è impegnata ad investire più di 8 milioni di euro nella digitalizzazione dell’istruzione nonché a dedicare all’istruzione il 6,1% del PIL, tra le percentuali più alte a livello nazionale.
Al secondo posto della classifica troviamo la Lombardia che ha investito la maggior somma di denaro per rafforzare la struttura digitale delle scuole, ben 8,17 milioni di euro.
Ultimo gradino del podio per il Lazio, regione che si è distinta in particolar modo per l’alta percentuale di abitazioni che dispongono di un computer. Inoltre la regione Lazio dispone di una connessione ad internet più veloce rispetto alla media nazionale.
La regione Marche si è classificata al 12° posto, registrando ottimi risultati per quanto riguarda la percentuale di abitazioni che dispongono di un computer. Tuttavia le Marche dispongono di una delle connessioni internet più lente di tutta la penisola.
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Tra le regioni che hanno destinato all’istruzione una percentuale di PIL sopra la media troviamo la Calabria (6,3%), la Sicilia (6,2%) e la Campania (6,1%).
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La provincia di Trento risulta la provincia con la maggior disponibilità di computer, infatti il 74% delle famiglie trentine possiede almeno un dispositivo. Punteggi soddisfacenti anche per l’Alto Adige e Lombardia, dove le abitazioni dotate di computer sono il 73%.
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Non tutte le regioni hanno dedicato ingenti somme di denaro alla digitalizzazione delle scuole: la Provincia autonoma di Bolzano ha investito nella digitalizzazione 0,2 milioni di euro, il Molise 0,5 milioni e la Provincia autonoma di Trento 0,6 milioni.
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Fanalino di coda per Friuli Venezia Giulia e Molise a causa della bassa velocità di internet su banda larga, rispettivamente 33 e 38 Mbps, e della bassa cifra dedicata alla digitalizzazione delle scuole, 1,24 Milioni per il Friuli Venezia Giulia e 0,5 Milioni per il Molise.
La valutazione ha incluso informazioni sulle condizioni tecniche essenziali, come la velocità di internet e la disponibilità di computer per le famiglie, inoltre sono state fornite importanti informazioni sui finanziamenti per il miglioramento della struttura digitale delle scuole e la spesa pubblica per l’istruzione.
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