Le eccellenze del Piceno presenti nel tempio del motorsport ad Imola
“Le meravigliose terre del Piceno e le colline Marchigiane con i bellissimi saliscendi, terrazze panoramiche, borghi antichissimi, vigneti, oliveti e calanchi si sono fatti sentire eccome nelle notizie romagnole connesse all’Historic Minardi Day con 485 automobili presenti. Si sono fuse storia e passione dell’automobilismo davanti a 14000 presenze nel tempio del motorsport ad Imola, in particolare nel box numero 23 della Caffè Orlandi Passion Happy Lifestyle e della Scuderia Ferrari Club Castorano dove si è vissuta la storia del Piceno gastronomico con degustazioni di olive ascolane artigianali, cremini e biscotti con l’Anisetta Meletti”. A riferirlo è Ivan Ameli, presidentissimo sin dalla prima ora della Scuderia Ferrari Club Castorano. “Il box numero 23 – ha proseguito Ameli – era pieno di persone venute sia dal Piceno che da tutta Italia per vedere, come descritto dalla rivista Circus F1 “…tra le “berlinette” più ammirate la Ferrari 308 IMSA categoria GTO, un prototipo unico al mondo, dotata di un propulsore Ferrari V8 biturbo da 650 CV e la Ferrari F40 Competizione LM spinta dal V8 biturbo da 2,9 litri capace di sprigionare una potenza che può sfiorare i 700 CV. La Orlandi Passion e la Scuderia Ferrari Club Castorano hanno portato un pezzo di storia importante delle auto mitiche degli anni ‘80′ e ‘90, alle quali si è aggiunta anche un auto mitica degli anni 2000 e cioè la Ferrari 458 GT3 del 2020, auto che ha ad oggi vinto il maggior numero di campionati GT nel mondo”. “I personaggi che ci hanno onorato con la loro presenza al box 23 – ancora Ameli – sono stati tanti tra cui Elena Minardi, Horacio Pagani, Arturo Merzario, il Sindaco di Maranello Luigi Zironi, Giovanni Li Calzi, Monica Zanetti, il Maestro Igles Corelli. Inoltre è accaduta una cosa davvero particolare al Minardi Day, una di quelle che ha a che fare con il cuore, o meglio il batticuore, il fuoco interno, la fiamma della vita.
Molte persone hanno paura dei loro sentimenti e di mostrarli in pubblico. Una storia che va oltre l’intelligenza e la sua capacità di manipolazione e simbolizzazione, una storia di pura emozione umana. Quasi 100 persone piangevano di gioia perché hanno trovato nel fondo del cuore quella scintilla che non comandi e che ti fa immediatamente riempire gli occhi di lacrime quelle belle, senza collera e senza sensi di colpa. I nostri sentimenti sono una parte essenziale della nostra natura e della nostra felicità. Grazie a Mauro Cipolla, amministratore delegato della Orlandi Passion, ogni anno al Minardi Day, c’è una fila continua di bambini, giovanissimi e giovani pronti a salire sul sedile del pilota. Quest’anno vi è stata una svolta in quanto si è avvicinato un signore di una certa età ed ha chiesto se poteva far sedere anche suo figlio in auto. La risposta è stata immediatamente affermativa ed il ragazzo è stato aiutato ad entrare nel sedile pilota. Non appena si è seduto ha iniziato a piangere davanti a quasi 100 persone. Questo pianto di gioia non smetteva, tant’è che le mani hanno iniziato a tremare in modo importante. Cipolla gli si è accovacciato al lato, e prendendogli la mano tremante gli ha chiesto se stava bene e se poteva aiutarlo. Il ragazzo gli ha risposto: “Non ci posso credere che sono seduto in questa auto e che sto realizzando il sogno che avevo sin da quando ero bambino! Sono emozioni che non si possono descrivere”. Cipolla allora gli dice che può rimanere seduto quanto vuole e che può tranquillizzarsi perché il sogno può essere vissuto puntualmente ogni anno se vorrà. Il ragazzo si tranquillizza. Cipolla poi va dalla parte opposta dell’auto, apre la porta del passeggiero, si siede a fianco del ragazzo e gli dice; ” senti, io dovrei uscire in pista per il prossimo turno, ma se tu vuoi rimanere qui possiamo anche saltare il turno, oppure sempre se vuoi , mi puoi accendere l’auto e riscaldarmela”. Il ragazzo è rimasto incredulo. L’auto è stata accesa e da li in poi, per circa 10 minuti il ragazzo con la guida di Cipolla, ha portato l’auto da 2000 giri a 8000 giri quando Mauro gli ha insegnato come fare le fiammate dagli scarichi e creare il famoso “bang”. Dopo 5 fiammate e cinque bang, l’auto è stata spenta portando il silenzio nel box, interrotto immediatamente da immensi applausi dai presenti verso il ragazzo e la sua melodia, la sua musica, la sua cadenza con il finale del bang. Il ragazzo: “Sentire le vibrazioni del motore dietro la schiena, stringere il volante tra le mani, toccare il pomello del cambio, sono tutte cose che non dimenticherò mai! Grazie, grazie infinite per questa esperienza che non dimenticherò mai”. “Da lì a breve – conclude Ameli – si torna alle olive ascolane, allo spumante, ai cremini ed ai biscotti. Quando arriva Arturo Merzario con Horacio Pagani, la Scuderia Ferrari Club Castorano, gli dona una bellissima targa ed una scatola di legno con l’Anisetta Meletti. Mauro scherzando dice; “Arturo non metterai mica tutta quell’Anisetta nel caffè?” e giù risate”.
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