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L’Avis ha festeggiato “La Giornata Mondiale del Donatore”
L’Avis comunale di Ascoli ha festeggiato “La Giornata Mondiale del Donatore”, grazie ad un ricco programma di iniziative. La data, un’occasione per accendere i riflettori sull’importanza della donazione del sangue e per celebrare e ringraziare chi si attiva per un simile gesto, generando speranza per il malato, quest’anno ha coinciso con i festeggiamenti per gli 85 anni della sede ascolana, un appuntamento durante il quale non si è smesso di sottolineare come ogni goccia donata possa mettere in moto la macchina della solidarietà, oltre a contribuire a far parte della storia dell’associazione. La giornata ha vissuto il momento più emozionante e significativo al Polo Sant’ Agostino dove, a partire dalle ore 18, sono stati premiati presso l’Auditorium coloro che hanno avuto un passato da donatore e che ora hanno dovuto smettere per motivi di età o di salute. Una cerimonia che ha permesso all’organico ascolano di sottolineare coloro che non possono più donare ma che, con il loro gesto ripetuto nel tempo, hanno permesso all’Avis di poter sempre mantenere l’autosufficienza ematica, raggiungere importanti traguardi, e, come ha più volte sottolineato la presidente Maria Pia Mancini, “di continuare ad essere avisini pur non donando più”.
La serata è stata poi allietata al Chiostro dalla presenza di giochi da tavolo grazie all’associazione “Gilda Picena” e dal burraco, con lezioni e partire curate dall’Acli US. Gran finale poi al teatro Ventidio Basso,attraverso la partecipazione allo spettacolo “Trequarti” di Tina Dance. « Ringrazio tutti i donatori, consiglieri, collaboratori ed ogni simpatizzate il cui contributo è fondamentale per crescere e realizzare insieme grandi progetti» ha detto la presidente Maria Pia Mancini, invitando gli interessati ad avvicinarsi all’associazione durante le tante iniziative che verranno realizzate nei prossimi mesi di festeggiamenti. Lo scopo, come sempre è di far diventare donatori, perché la richiesta di sangue non va mai in vacanza e di sostenere l’attività, dedicando all’Avis il proprio tempo libero.
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