L’associazione “Città Grande del Piceno: “Raccoglieremo firme per un referendum per la fusione”

“I risultati della recente elezione comunale portano a riconsiderare lo sviluppo di interventi di promozione per la fusione delle città della costa-collina picena rendendo necessario  rimodulare le attività in più fasi. Così ridimensionare la portata delle fusioni, ossia non più 10 comuni subito, seppure rimane obiettivo finale, ma bensì 5 : Acquaviva Picena,  Cupra Marittima, Grottammare  Monteprandone e San Benedetto del Tronto.Queste comunità confinanti costituiscono già una unica realtà socio-economica. È la perfetta coniugazione di interessi comuni e un momento di crescita morale, economica e politica  travolgente, la giusta occasione di realizzare una città-piattaforma oggi mancante nella costa del Medio Adriatico tra Ancona e Pescara”. Lo dice l’associazione “Città Grande del Piceno”

“Poi sarà più semplice allargare la fusione anche ad altre comunità che lo vorranno.La costituzione di una nuova grande città consentirebbe la programmazione dello sviluppo socio-economico su scala più ampia, il coordinamento e la razionalizzazione dei servizi con notevoli risparmi di esercizio. Lo statuto della nuova città può prevedere la istituzione di municipi nei territori delle comunità di origine così non perdendo la loro identità culturale  e storica. Su questo iter politico-amministrativo ci aspettiamo che l’imminente presentazione del programma di mandato della nuova Amministrazione di Spazzafumo si impegni e che ne preveda anche una specifica delega assessorile”

“Così da ricreare una nuova Truentum di millenaria memoria, in grado poi di polarizzare le altre città in una seconda fase. Questa importante iniziativa deve avere l’ adesione delle comunità confinanti agendo di concerto con le formazioni politiche e associative  che già hanno  una presenza  territoriale, nessuno escluso, anche se in contrasto ideologico o partitico.  Questo progetto è trasversale ed interessa la Comunità tutta”

“Quindi si rende necessario che si formi un  movimento di opinione che punti direttamente ad una forte sensibilizzazione delle cittadinanza e ad una raccolta di firme delle 5 comunità territoriali per spingere le relative amministrazioni comunali ad iniziare le procedure di fusione e a richiedere  il referendum popolare . Per fare questo chiederemo la collaborazione a tutte le forze politiche e associative del territorio” conclude.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Baiocchi (Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso) evidenzia: "L'UTIC giuridicamente non esiste"

Articolo Successivo

Ameli si candida alla segreteria del Pd provinciale