Beko ,Acquaroli a Comunanza per incontrare Sindaco, sindacati e lavoratori
La Rsu di Area Vasta 5: “Mobilitazione in assenza di risposte alle esigenze del comparto”
La RSU dell’Area Vasta 5 ha espresso fortissima preoccupazione per la nota del Direttore del Dipartimento Salute, Dott. Armando Marco Gozzini indirizzata al Direttore Generale ASUR Marche, Dott.ssa Nadia Storti, inerente al contenimento del costo della spesa del personale a seguito dell’entrata in vigore della Legge 19/2022 di riordino del Servizio Sanitario Regionale.
“All’Area Vasta n 5, infatti, contrariamente alle altre strutture sanitarie del territorio marchigiano, nel recente passato, è stata imposta l’apertura di ben sette nuovi servizi senza la benché minima implementazione della dotazione organica.Ciò ha comportato, per il personale dipendente, un fortissimo aggravio dei carichi di lavoro, ma soprattutto turni massacranti, mancata fruizione di riposi, cumulo di ferie arretrate pari a circa tre anni, impossibilità di pagamento di straordinari e di indennità contrattuali con conseguenti splafonamenti dei fondi all’uopo destinati e cosa ancor più grave il sostanziale blocco del turn over”
“La drammatica situazione è stata fronteggiata, in modo del tutto anomalo, attraverso personale assunto a tempo determinato tanto che nell’Area Vasta 5, allo stato attuale, i precari sono ben 229, contrariamente alla media regionale che si aggira attorno ai 50. E’ indubbio che di fronte a tale scenario appare a dir poco paradossale l’imposta riduzione della dotazione organica al 31/12/2022 di circa 180 unità tra personale sanitario e tecnico-amministrativo rispetto al 31/12/2021 come, altrettanto paradossale, risulterebbe la mancata proroga degli attuali contratti a tempo determinato ovvero la mancata stabilizzazione dei dipendenti precari in possesso dei requisiti nonché il diniego alle assunzioni di nuove unità attraverso l’utilizzo delle graduatorie dei concorsi pubblici, attualmente esistenti in quanto non è più concepibile che nell’Area Vasta 5 continuino a prestare la loro attività lavorativa ben 97 OSS ed 86 infermieri con contratto a tempo determinato”
“È altrettanto indubbio che, qualora non si dovesse procedere all’implementazione della dotazione organica, risulterà ineludibile la chiusura di alcune unità operative ospedaliere e la soppressione di servizi con il conseguente svilimento della sanità pubblica a favore della privata che in questo territorio, già sufficientemente compromesso, è presente in misura preponderante per non dire dell’allungamento delle liste di attesa con i relativi oneri per la collettività locale”
“Per le motivazioni sopra esposte, l’intera RSU dell’Area Vasta 5 e tutti i Rappresentanti delle otto Organizzazioni Sindacali presenti nell’Ente, ritengono che la nuova gestione dell’Azienda Sanitaria Territoriale debba essere preceduta da un’approfondita disamina della disastrosa situazione esistente nel territorio Piceno affinché la Giunta Regionale, nell’assegnazione dei budget ai singoli territori, proceda ad un riequilibrio delle risorse, sia umane che finanziarie, tenendo in considerazione la peculiare, drammatica situazione dei nostri Servizi Sanitari Territoriali”
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