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La Riviera isolata, collegamenti assenti o pericolosi. Subisce il commercio
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Riviera delle Palme sconta in tutto il comprensorio da San Benedetto a Cupra una penalizzazione atavica dei collegamenti che, scarsi e inefficienti, la rendono poco raggiungibile.
La lacuna la scontano anche i commercianti che – come ha dichiarato Vincenzo Amato – hanno fatto quadrare i bilanci dei saldi soprattutto grazie ai turisti.
“L’importante è che si sblocchi prima dell’estate la situazione dell’A14: sul turismo avrebbe un impatto molto pesante” denuncia Fausto Calabresi, presidente provinciale di Confcommercio. “Infatti agli onori della cronaca tutto si viene a sapere e un turista, dovendo scegliere, va in una zona più raggiungibile”.
Continua Calabresi: “Speriamo che per l’estate siano finiti i lavori anche sull’Ascoli Mare. Infatti tutta la Riviera Palme ne sarebbe penalizzata, tutto il comprensorio da Cupra a Grottammare. In particolare la zona Montana ne patirebbe, dopo gli eventi sismici. Gli abitanti subirebbero un altro colpo di cui non sono responsabili. È già molto difficile la ricostruzione, speriamo di non aggiungere un nuovo problema. Infatti da Bologna arrivare a Arquata o Acquasanta è un calvario: cerchiamo di agevolare i collegamenti”.
A proposito di Ferrovie, il presidente sottolinea: “Il discorso dei treni è un vecchio discorso, ma abbiamo sempre trovato il portone chiuso. Abbiamo sempre chiesto più fermate su San Benedetto. Ma non siamo stati sempre ascoltati, anche se adesso la situazione è un po’ migliorata. Rimane però ancora la difficoltà dei cambi: non si raggiunge facilmente la Riviera sui binari”.
E poi il grande rimpianto: “senza la terza corsia oggi, con i cantieri, ci siamo ritrovati da due a una carreggiata. Con il conseguente delirio che ne deriva. Le distanze da cui arrivano i consumatori sono importanti: se pensiamo agli austriaci, ai cechi, agli svizzeri, agli olandesi. Questi, dopo un viaggio impegnativo, devono affrontare una coda del viaggio ancora più impegnativa.
E conclude: “Senza considerare poi la pericolosità, quasi ogni giorno avvengono tamponamenti, con feriti, a volte morti. La pericolosità dell’autostrada oggi è reale”.
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