La religione e i marchigiani: sempre di meno chi va in chiesa

ANCONA – In questi giorni di festività pasquali vogliamo dare un’occhiata alla religiosità dei marchigiani con le cifre relative la frequenza alle funzioni religiose.  Nel 2016 sono stati ben 278 mila quelli hanno dichiarato di non avere messo piede in una chiesa o in qualche altro luogo di culto. I dati Istat che si occupano della pratica religiosa mostrano una disaffezione crescente nei confronti delle funzioni e riti delle chiese. Rispetto al’anno precedente l’aumento di chi non pratica nessuna forma di religiosità è stato di 4.000 unità. In maniera corrispondente nel 2016 quelli che hanno frequentato almeno una volta alla settimana un rito o riunione,  sono stati 419 mila. Rispetto all’anno precedente la diminuzione dei praticanti regolari è stata di 42.000 persone in 12 mesi. Una tendenza nazionale. Nel 2007 sempre secondo le tabelle Istat, quelli che non si recava mai in luogo di culto erano 18 milioni di italiani. Meno di 10 anni dopo la cifra aveva superata i 22 milioni di non praticanti

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