La giunta presenta il Piano regionale di adattamento al cambiamento climatico

Continua l’impegno della Regione Marche per affrontare sul proprio territorio le sfide che il cambiamento climatico in atto a livello globale presenta. Nella consueta seduta settimanale la giunta, su proposta dell’assessore all’Ambiente Stefano Aguzzi, ha deliberato di presentare al consiglio regionale il “Piano regionale di adattamento al cambiamento climatico (PRACC)” per la sua approvazione.

“I cambiamenti climatici che stiamo vivendo – ha detto l’assessore Aguzzi –  sono sempre più evidenti e producono in modo crescente effetti negativi sia in termini di impatto diretto sulle persone e la salute, sia per quando riguarda la disponibilità di risorse come l’acqua e le produzioni agricole, sia per gli effetti a volte devastanti sul territorio marchigiano. Il Piano è un documento molto importante che intende affrontare in una logica di adattamento questi problemi per trovare in modo articolato e trasversale soluzioni che consentano di offrire risposte ed essere maggiormente resilienti agli effetti che ne scaturiscono”.

Il Piano è il risultato del coinvolgimento trasversale di strutture tecniche inter assessoriali e recepisce le osservazioni pervenute in seguito alle consultazioni pubbliche previste dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

Il PRACC è stato definito in attuazione della azione B.5.1 della Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile, e si caratterizza per:

  • governance operativa multi-settore in grado di combinare tutte le dimensioni coinvolte dai cambiamenti climatici. La governance per la definizione del PRACC e la sua attuazione è guidata dalla cabina di regia (dirigenti apicali) che si avvale di una guida tecnico operativa incardinata nei settori Fonti energetiche, rifiuti, cave e miniere e Valutazioni e autorizzazioni ambientali, in virtù delle competenze necessarie, con la funzione di coordinare il gruppo di lavoro trasversale, composto da strutture diverse che hanno in carico l’attuazione delle misure del PRACC
  • approccio scientifico curato con il contributo dell’ATI costituita da Fondazione CIMA (mandataria), Eurac Research e dall’Università Politecnica delle Marche e dai partener del progetto AdriaClim (CMCC Foundation, CNR-ISMAR, ARPA Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna);
  • percorso di partecipazione che ha coinvolto esternamente i principali stakeholder ed i cittadini marchigiani ed internamente alla Regione diverse strutture.

Il PRACC è organizzato in un testo principale sintetico che rimanda a specifiche appendici di approfondimento. Inizia descrivendo un quadro climatico della Regione in cui sono già ben evidenti i cambiamenti in atto: incremento di temperatura, modifiche della distribuzione stagionale delle piogge, incremento di effetti di inondazioni marino costiere. Rispetto a questo quadro vengono rappresentati possibili scenari climatici futuri attraverso modelli scientifici di riferimento. I possibili scenari sono di un sostanziale aggravamento della situazione attuale.

Sono descritti i principali fattori e risorse (territoriali, ambientali, sociali, economici, ecc.) che già subiscono o possono subire effetti dai cambiamenti climatici in atto si individuano gli elementi specifici di criticità e i rischi chiave.

Infine il Piano delinea le azioni concrete, aggregate per Obiettivi e linee di Azione, con le indicazioni per l’attuazione e i responsabili delle misure. In particolare le linee di azione riguardano due tipologie:

  1. Azioni di adattamento trasversali che operano sulle condizioni abilitanti necessarie per attuare il PRACC (conoscenza, disponibilità di dati, partecipazione, formazione, ecc)
  2. Azioni di adattamento per specifiche vulnerabilità che sono riferite a singole tematiche (risorse ambientali, fattori economici o sociali, ecc.) e contribuiscono al raggiungimento di obiettivi di adattamento specifici.

Il Piano definisce anche un programma di monitoraggio dell’andamento delle attività  negli anni seguenti all’approvazione.

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