La FP CGIL di Ascoli:” Lavoratori, da eroi a untori il passo è breve”
ASCOLI – Il Covid che in una prima fase ha colpito il nostro territorio con contagi meno numerosi, oggi ci invade con una velocità inaspettata.
La FP CGIL spiega che “In questo contesto abbiamo assistito, prima, alla celebrazione di tutti gli operatori del sistema sanitario – definiti “eroi”- e, terminato il lockdown, ad una corsa pubblica al ringraziamento con esponenti del mondo politico che, da una parte, si sono congratulati con se stessi per l’organizzazione della sanità e per la gestione della pandemia e, dall’altra, si sono riempiti la bocca di parole lodevoli e di promesse di premi e assunzioni per tutto il personale sanitario.Tuttavia, lo sappiamo, la memoria è breve. E quelli che a marzo erano “eroi”, oggi sono tornati ad essere i soliti fannulloni del pubblico impiego”
“Oggi, che nel Piceno i contagi hanno raggiunto vette altissime, stranamente gli “eroi” sono diventati “untori”, i Dirigenti sanitari puntano il dito verso i dipendenti e con l’intervista al TG1 dell’Area Vasta 5 si è ormai oltrepassato il limite di sopportazione circa le illazioni che i lavoratori del sistema sanitario debbono sopportare.E mentre il personale in prima linea nel fronteggiare la pandemia si prende le colpe dei contagi, in Regione i Dirigenti si spartiscono un bel gruzzoletto con tanto di Delibera. Se la nuova organizzazione tanto pubblicizzata è così efficiente come dicono, non si spiega come mai nulla sia stato trasmesso alla RSU dell’Area Vasta 5 o alle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative, in netto contrasto con le linee guida della Regione Marche” dice la Cgil.
“Nella DGR 523 si leggeva chiaramente l’obbligo di ripristino, in tutti gli ospedali, di percorsi ben distinti e differenziati tra covid e non. Eppure sembra ci sia la volontà di evacuare nuovamente il Madonna del Soccorso e questo comporterebbe, come sappiamo bene, danni irreparabili per i lavoratori e soprattutto per i cittadini. Tra l’altro ci si è dimenticati persino dei part-time e della mobilità, nonostante quanto già stabilito con Delibere Regionali. Per non parlare delle RSA di Sanità Pubblica in cui il personale deve addirittura subire ordini perentori della serie “qui comando Io!” nonostante siamo nel 2020. Poi c’è, ovviamente, il mondo delle RSA private, spesso gestite da Cooperative Sociali – che di cooperazione e sociale sembrano avere ormai ben poco – in cui il personale è carente e costantemente ricattato in un clima che potremmo definire quasi dittatoriale” aggiungono.
“Dulcis in fundo, come tralasciare l’igiene ambientale e, in particolare, la Picenambiente?Da mesi la FP CGIL chiede di essere inserita nel Comitato di prevenzione e sicurezza da Covid con lo scopo di poter suggerire le misure più sicure e attuabili da adottare, ma evidentemente il contributo non è necessario e l’azienda ha il pieno controllo della situazione, tanto che non ha nemmeno la certezza di lavoratori positivi al covid visto che sembrerebbe che nessuno abbia avviato la procedure sanitarie attivando l’Area Vasta 5. In sostanza, la FP CGIL vuole ribadire pochi e semplici concetti: i lavoratori sono lavoratori e non eroi, né tantomeno untori. Pertanto i Dirigenti Sanitari e Amministrativi dovrebbero farsi un bagno di umiltà, una volta tanto” è la chiosa finale.
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