La Finanza scopre un giro di pirateria agroalimentare

Sono oltre 105 le tonnellate di grano duro sequestrate in diverse regioni d’Italia dalla Guardia di Finanza nel corso di un’operazione di contrasto alla pirateria agroalimentare condotta in collaborazione con SICASOV – Società Cooperativa d’Interesse Collettivo Agricolo dei Selezionatori Costitutori. I finanzieri del Nucleo Speciale Beni e Servizi hanno sviluppato una mirata analisi di rischio nel settore agroalimentare finalizzata a verificare il rispetto degli obblighi in materia di produzione e commercializzazione di varietà certificate di frumento duro.

Sulla base delle risultanze degli accertamenti preliminari e delle informazioni fornite da SICASOV, ente che tutela i diritti di proprietà intellettuale sulle varietà vegetali, si sono  inviate mirate segnalazioni ai Comandi Provinciali interessati, che hanno dato corso agli interventi ispettivi. Nel corso dei controlli sono emerse varie ipotesi illecite quali l’utilizzo di semi sprovvisti della prescritta certificazione, la vendita di grano delle varietà protette “Antalis”, “Marco Aurelio”, “Athoris”, “Avispa”, “LG Anubis” e“Tirex” senza aver assolto i relativi obblighi, la miscelazione di grano delle predette con altro di differenti varietà.

Gli esami genotipici sui campioni prelevati si sono condotti presso il laboratorio CREA di Foggia, specializzato nel settore. 5 persone  denunciate alle competenti Procure della Repubblica per l’ipotesi di reato prevista all’art. 517 ter del codice penale (fabbricazione e commercio di beni usurpando titoli di proprietà industriale). L’operazione si inserisce nel contesto delle attività svolte da Guardia di Finanza a contrasto alle frodi ed alla contraffazione nel settore agroalimentare, a tutela della produzione nazionale.

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