La figura del medico di base rischia di sparire? Molti andranno in pensione ma pochi sono i sostituti

dottore medico

ASCOLI PICENO – Entro quattro anni quasi 22.000 medici di famiglia italiani andranno in pensione, e con l’attuale sistema per l’assegnazione dei  nuovi posti da medici di base non sarà semplice la loro sostituzione. Anche ad Ascoli questo problema sarà evidente e lo sarà a breve perché già fra pochi mesi, alcuni tra i medici di base più noti in città lasceranno la professione per il raggiungimento del limite di età.

Cinzia Vicennati della Direzione amministrativa di Medicina convenzionata di Area Vasta 5 sottolinea che “Quando si verificano carenze di medici qualche volta si ricorre ad un sostituto del medico in questione, ma in questi casi si ricorre ad una graduatoria alla quale rispondono i medici” dice la dottoressa Vicennati “Se ci sono carenze di dottori si attiva la procedura di sostituzione ma tutto dipende dal bando di concorso indetto da Area Vasta 5”.

Non è dello stesso parere Gianfranco Bastiani, medico di lungo corso e consigliere dell’Ordine dei Medici di Ascoli che sostiene che il fatto che con i  pensionamenti dei medici “Quasi seimila ascolani non avranno più il loro medico di fiducia. In qualche modo si sta cercando di eliminare la medicina di base con la conseguente perdita del rapporto tra medico e paziente, che è alla base della nostra professione” dice Bastiani “Sono due le azioni che si possono intraprendere. La prima è che venga immediatamente pubblicato il bando per la sostituzione dei medici e la seconda è il ripristino del rapporto  di un medico ogni mille abitanti, che sarebbe la soluzione giusta per Ascoli” sottolinea Bastiani. “Da 15 anni non c’è più un nuovo medico di medicina generale perché i giovani scelgono strade diverse, tentando la carriera ospedaliera e tutto questo avviene perché le graduatorie non vengono più stilate” ripete Gianfranco Bastiani “Bisogna potenziare la medicina del territorio, utilizzando i medici di base anche per le prestazioni sanitarie più semplici in modo da poter abbattere le liste d’attesa degli ospedali. Il sistema sanitario vuole risparmiare, ma spesso lo fa in modo sbagliato, quando, ad esempio contesta alcune prescrizioni mediche che sarebbero troppo costose. I risparmi dovrebbero essere fatti prima negli ospedali ma l’Asur non considera molto la medicina generale ed è fondamentale tutelare la libertà di scelta”.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Cade un pino, volano i rifiuti, danni ai capannoni: tanti disagi causati dal vento

Articolo Successivo

Grottammare, in fila per il “Porta a porta” tracciabile