Beko ,Acquaroli a Comunanza per incontrare Sindaco, sindacati e lavoratori
La Comunità Slow Food di Favalanciata protagonista a “Terra Madre Salone del Gusto”
In corso a Torino “Terra Madre Salone del Gusto 2022“ l’evento internazionale firmato Slow Food. Un susseguirsi di conferenze, forum, presentazioni e degustazioni in ogni angolo di un Parco Dora allestito per l’occasione. A differenza delle precedenti edizioni organizzate al Lingotto Fiere, la periferia di Torino è stata scelta a nuova sede della Food RegenerAction.
All’evento ha partecipato anche la Comunità Slow Food di Favalanciata che è stata invitata al forum internazionale “Fare comunità”. Slow Food ha posto al centro dell’attenzione il modello organizzativo della comunità, soggetto ideale per mettere in relazione esperienze, conoscenza, per creare sistemi locali basati sulla solidarietà. Il suo portavoce Matteo Mattei è stato ospite di un momento di condivisione internazionale insieme ad altri protagonisti di questo cambiamentoglobale. Nell’Arena Gino Strada Matteo Mattei è intervenuto insieme a Carolina Alvarado, presidentessa di Slow Food Chile e portavoce della comunità di Slow Wine Marga Marga. Monica Nabaasa, Giovani di Maziba-Kyibuzigye per una comunità di agricoltura biologica, Reena Pena portavoce della Comunità dell’Isola Negros nelle Filippine. Presenti anche Teresio Nardi, fiduciario della condotta Oltrepo’ Pavese e Dino Babić, imprenditore sociale ed esperto di economia regionale, relatore della Comunità Istria. Il forum è stato moderato da Roberta Billitteri, vicepresidente Slow Food Italia.
La piccola Comunità di Favalanciata ha illustrato l’esperienza post terremoto e le successive criticità nel suo tessuto sociale. Non sono mancate domande e spunti di riflessioni dal pubblico internazionale presente facilitato a partecipare da traduzioni simulatanee in quattro lingue.
Durante la permanenza a Torino, la Comunità Slow Food di Favalanciata ha riabbraciato la rete dei legumi d’Italia meglio nota come Slow Beans. Insieme a tutti i produttori di legumi ha partecipato allo Slow Beans Summit presso l’Environment Park. Un appuntamento e un momento di confronto aperto al mondo con la partecipazione del movimento internazionale #meatlessmonday dedicato alla transizione proteica con l’incremento dell’uso dei legumi nella propria dieta alimentare.
Torino è stata sede anche del primo l’incontro con la Comunità sudafricana di Vhembe Gardens con cui Favalanciata ha un’amicizia a distanza. Il portavoce sudafricano Thembe Nthavela ha così potuto incontrare di persona il portavoce della Comunità di Favalanciata e scambiarsi i saluti. L’incontro è avvenuto poco più di un anno dopo che i semi delle fave di Favalanciata, ambasciatori del piccolo borgo nel Comune di Acquasanta Terme, sono inviati e seminati nel territorio del Limpopo. Uno scambio a distanza tra la biodiversità culturale della piccola frazione picena e la zona verde sudafricana a pochi chilometri dal confine con lo Zimbabwe e il Mozambico.
A Terra Madre Salone del Gusto 2022 si è parlato anche di Terremoto e di Centro Italia. Nello stand delle Marche diversi appuntamenti hanno illustrato il progetto socio gastronomico unito alla locale comunità nati dopo i fatti del 2016. Il tutto impreziosito da una degustazioni a tema realizzata dalla pastaia Fabiana Brandi di Nonna Lisa, locale di San Benedetto del Tronto e dalla foodblogger Ilaria Cappellacci di “Le Ricette Svelate” da Carassai. Per l’occasione, la prima ha realizzato un tortello fresco dedicato alle Marche con la crema che porta il nome di Favalanciata e prodotta dalla Riti Alimentari, la seconda un tris di piatti con protagoniste le fave in cucina.
Slow Food Marche dal suo stand ha raccontato, attraverso la voce di alcuni produttori, cosa significa vivere e resistere in un territorio colpito dal sisma. Tra gli interventi ad esempio quello di Giocondo Anzidei, Delegato Slow Food Marche: “La nostra terra così martoriata, ma altrettanto bella, è un dono che abbiamo avuto e che dobbiamo custodire. Le aree colpite subiscono un forte spopolamento e questo crea problemi che si ripercuoteranno sulla collina, sulla pianura e sul mare. È importante mantenere le comunità di questi territori perché sono custodi di luoghi, di paesi e di arte che altrimenti sono destinate a scomparire”.
Vincenzo Maidani, presidente Slow Food Marche, ha poi aggiunto che è fondamentale tenere i riflettori puntati sulle zone colpite dal terremoto, per evitare di dimenticare. L’obiettivo ora è riportare le persone e le comunità nei territori di origine. Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia, ha invece toccato il tema della ricostruzione, continuamente ostacolata, sottolineando che sono ancora tantissime le persone che vivono in soluzioni abitative di emergenza. Infine, l’intervento di Federico Varazi, vicepresidente Slow Food Italia, ha spiegato il percorso che sta portando avanti Slow Food Marche, facendo un focus sulla rigenerazione e sulle esperienze locali.
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