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La Compagnia dei Folli e il lavoro per lo spettacolo dal vivo in tempo di Covid19
Durante questo periodo di chiusura totale, la Compagnia dei Folli di Ascoli, attiva da più di 35 anni nel settore del teatro di strada e di immagine, ha dovuto sospendere, come tutti, le attività di spettacolo e di formazione dei propri attori. Nonostante questo, non è venuta meno la partecipazione alle iniziative volte a sostenere e promuovere lo spettacolo dal vivo grazie al lavoro che ha coinvolto il Presidente della Compagnia dei Folli, Carlo Alberto Lanciotti.
Dal 2016, infatti, Lanciotti è presidente dell’Anap – Associazione Nazionale Arti Performative – che riunisce i Festival e le Attività Professionali delle Arti Performative di Strada, del Circo Contemporaneo e del Teatro di Figura. Come presidente, Lanciotti è impegnato, insieme a tanti altri iscritti, nel dibattito istituzionale relativo alla ripartenza delle attività culturali del nostro paese.
Già dallo scorso 20 aprile, l’Anap aveva inviato una lettera al Ministro Dario Franceschini e al Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo. Nella missiva si evidenziavano le conseguenze della crisi sanitaria sul settore spettacolo e le caratteristiche tutte particolari di un settore basato su lavori ad intermittenza e spesso con scarse tutele. Nella lettera si proponeva lo studio di stanziamenti economici da erogare sia agli organizzatori di eventi sia ai lavoratori del mondo dello spettacolo.
Nelle settimane successive si sono succeduti incontri on-line tra i soci e con le parti istituzionali coinvolgendo alcuni rappresentanti del Senato, membri della commissione Cultura che hanno ascoltato e riferito le indicazioni provenienti dagli addetti ai lavori.
Dal confronto è nata una proposta, una bozza di protocollo in cui gli artisti e tecnici dello spettacolo urbano hanno espresso il proprio contributo competente per progettare manifestazioni il più possibile sicure. È un punto di partenza, un “serbatoio di idee” a disposizione dei decisori politici per trovare nuove soluzioni per gli eventi all’aperto.
L’Anap ha lanciato una petizione on-line denominata “SENZA CULTURA SI MUORE” sulla piattaforma change.org, rivolta al Ministro Dario Franceschini per chiedere di istituire un tavolo di concertazione per garantire la sopravvivenza dei Festival Italiani delle arti performative che possono essere realizzati con misure di sicurezza efficaci.
Per firmare la petizione è possibile collegarsi al link: SENZA CULTURA SI MUORE sul sito change.org Per tutte le informazioni www.artiperformative.it
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