La commissione sanità torna a riunirsi: sul tavolo l’analisi del Peimaf
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La commissione sanità tornerà a riunirsi alle 18 di giovedì 5 novembre: sul tavolo l’analisi del Peimaf dell’Area Vasta 5.
«Il Madonna del Soccorso tornerà esattamente come a marzo – dice la consigliera Rosaria Falco – perché nel documento Peimaf, nascosto a tutti, anche al sindaco, non contestato ufficialmente da chi ne era a conoscenza, è presente la frase: “Ascoli accoglierà i reparti No Covid di San Benedetto”. Perciò salvo che non si riesca a modificare questo documento, o da parte dell’Area Vasta 5 o da parte dell’Asur regionale, ad esempio dal direttore sanitario Asur Appignanesi, già direttore sanitario del Madonna del Soccorso, anche questa volta ci toglieranno il punto nascite, a differenza di tutti gli altri ospedali della Regione durante l’emergenza, e altri fondamentali reparti. Portiamo all’attenzione di tutte le forze politiche, dei sindacati, dei cittadini questo gravissimo e vicinissimo pericolo».
Continua la Falco: «Vogliamo sapere se il nostro ospedale avrà le dotazioni, le specialistiche, il personale medico sanitario e le attrezzature necessarie per affrontare una nuova ondata. Ci appelliamo al nuovo presidente della regione Acquaroli, e all’assessore Saltamartini, affinché si adoperino per stralciare quella dicitura dal Peimaf, scongiurando che, per l’ostinata premeditazione di alcuni, venga inferto al nostro territorio un nuovo terribile, irrimediabile colpo. Dopo, ogni protesta sarà inutile, e questa volta, dopo mesi e mesi di pandemia, niente tornerà indietro. Diteci che siamo pessimisti, che facciamo procurato allarme, ma le lacrime postume non serviranno a niente».
Buonasera,
Mi chiedo: Ma la Sig.ra Falco non si rende conto che con il suo atteggiamento non fa altro che aggravare la situazione sanitaria del Madonna del Soccorso? Inoltre tutto questo astio verso il Mazzoni di Ascoli a che serve? Poi più di una volta ha affermato che non si tratta di campanilismo
, ci spieghi allora di che si tratta? Per non parlare della mozione del doppio nome alla Provincia.
L.F.