La Cna di Ascoli racconta storie di imprese che ce la fanno: quindici anni di attivita’ e 14 dipendenti
ASCOLI – L’arrivo ad Ascoli 28 anni fa, con 200 dollari in tasca e niente altro, a parte tanta voglia di fare e di essere una protagonista del mondo imprenditoriale e della società. E’ questa, in sintesi, la storia di Sandra Gouveia, imprenditrice del settore estetica e presidente per la Cna Picena di Impresa Donna. “Sono stati anni difficili ma esaltanti – spiega Sandra– dalle ore di lavoro senza sosta, dormendo anche in laboratorio. Fino alla crescita dell’azienda e anche a un lungo periodo di crisi che però abbiamo affrontato sempre con positività e voglia di fare. E questo approccio al lavoro e anche alla vita a mio avviso alla fine paga”.
Sandra Gouveia è titolare di un centro estetico ad Ascoli Piceno, Akos Benessere, che oggi conta 14 dipendenti. “Una realtà importante – precisa Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – in un contesto molto difficile soprattutto per l’occupazione. Il fatto di avere Sandra nella squadra Cna è importante per la sua esperienza e per quello che può trasmettere, anche con il delicato ruolo che ricopre all’interno dell’Associazione, ovvero di artigiana responsabile del nostro settore Impresa Donna”.
Occasione per questo momento di riflessione, la recentissima festa che si è svolta da Akos Benessere per i 15 anni di attività dell’azienda. Riflessione, approfondimento e anche festa con una giornata caratterizzata anche dalla presenza del noto personaggio televisivo Gianluca Mech, che ha partecipato a programmi come “L’Isola dei Famosi” e “Belli dentro, belli fuori”.
“Fare impresa in questo settore, nel Piceno e di questi tempi – conclude Sandra Gouveia – presenta molte difficoltà. Ma l’importante, a mio avviso, è creare una squadra motivata e coesa dove l’imprenditore e i suoi collaboratori siano una cosa unica e lavorino allo stesso obiettivo. Questo ritengo sia importantissimo, facendo una riflessione come presidente di Cna Impresa Donna del Piceno, sia per la crescita delle aziende, per la loro durata nel tempo e per l’occupazione. Nel mio caso, avendo 13 dipendenti donne e un maschio, per l’occupazione sia dei giovani che delle donne”.
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