La Ciip: “Stop a diffamazioni verso la nostra azienda o agiremo nelle sedi competenti”

ASCOLI  – La CIIP informa in merito agli avvisi di selezione emessi in questi giorni per la copertura dei seguenti posti:

  1. OPERAIO CONDUZIONE IMPIANTI LIVELLO 2°
  2. OPERAIO SPECIALIZZATO ELETTROMECCANICO LIVELLO 2°
  3. RESPONSABILE SERVIZIO RISORSE UMANE ED ORGANIZZAZIONE” LIVELLO 8

La relativa documentazione è disponibile sul sito istituzionale www.ciip.it – Bandi e Avvisi – Risorse umane.

Al riguardo CIIP fa presente che “Il reclutamento del personale avviene attraverso procedure selettive pubbliche nell’osservanza delle leggi vigenti e del Regolamento attuativo adottato, assicurando trasparenza, concorrenza e parità di partecipazione. Esigenze di chiarezza, trasparenza e correttezza di un simile delicato settore e di una così importante società, che pur agendo in regime di diritto privato è tuttavia espressione del patrimonio pubblico della intera comunità delle Amministrazioni Comunali che ne sono socie, impongono di fornire chiarimenti, più che per un’esigenza di risposta diretta a chi produce affermazioni al limite della diffamazione, quanto piuttosto per evitare dubbi e incertezze nei cittadini, nella consapevolezza che la responsabilità degli amministratori della CIIP si pone essenzialmente nei confronti dell’opinione pubblica che ha diritto di essere correttamente informata” dice la Ciip.
“A  tal proposito, soprattutto in riferimento alla politica di ricerca e assunzione del personale, su cui più si appuntano gli strali censori del tutto infondati, vogliamo puntualizzare che la CIIP non è una Pubblica Amministrazione ma società a totale capitale pubblico, esercente pubblico servizio a rilevanza industriale e operante nel campo del diritto privato, cui la gestione del servizio pubblico idrico integrato, è stato affidato direttamente dalle Amministrazioni Comunali socie. Il rapporto di lavoro nelle Società in house è di tipo privatistico” spiega.

“Solamente a partire dal Decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, è  disposto, all’art. 19 c. 2., che: «Le società a controllo pubblico stabiliscono, con propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale nel rispetto dei principi, anche di derivazione europea, di trasparenza, pubblicità e imparzialità e dei principi di cui all’articolo 35, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. In caso di mancata adozione dei suddetti provvedimenti, trova diretta applicazione il suddetto articolo 35, comma 3, del decreto legislativo n. 165 del 2001”.

“CIIP ha adottato volontariamente e già prima della entrata in vigore di simile disposizione, con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 58 del 21/04/2015, un proprio regolamento per il reclutamento del personale dipendente. Da tale data l’accesso di personale in CIIP avviene esclusivamente per selezioni ad evidenza pubblica in conformità  al Regolamento adottato” si evidenzia.

“Anteriormente al 2015  il Consiglio di Amministrazione della CIIP  ha adottato un unico atto per la stabilizzazione, mediante assunzione a tempo indeterminato, di 13 unità di personale precario, già presente in azienda a vario titolo, sin dal 2008-2009 e, quindi, prima dell’inizio dell’incarico del Presidente Alati. Tale provvedimento, quindi, è assunto per regolarizzare e stabilizzare 13 persone che da anni avevano rapporti di lavoro iniziati e prolungati a partire dall’anno 2009, in ragione sia della professionalità acquisita ed espressa sino a quel momento, sia per il permanere dei carichi di lavoro e delle esigenze di personale che avevano determinato le originarie assunzioni” dice l’azienda.

“Ogni assunzione, a partire dal 2010, è effettuata mediante procedimento ad evidenza pubblica condotto da apposita Commissione di esame nominata dall’organo aziendale competente, di cui i membri del consiglio di amministrazione non hanno mai fatto parte. Nel fornire quindi le precisazioni rispetto alle diffamatorie accuse che vengono da tempo rivolte all’operato della CIIP , si invita a cessare da simili comportamenti senza alcun fondamento dovendo, in caso contrario e ove gli stessi perdurassero, trovare infine adeguata tutela e salvaguardia nelle opportune sedei nell’interesse dell’Azienda e di tutta la sua struttura” conclude la Ciip.

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