L’11 e il 12 agosto Laura Morante in scena con “Medea”
Una splendida Laura Morante torna nelle Marche con il reading musicale Medea l’11 e 12 agosto al Teatro Romano di Ascoli , accompagnata da Davide Alogna al violino e Giuseppe Gullotta al pianoforte su musiche di Chopin, Franck, Prokofiev.
“Euripide con Medea rappresenta l’indicibile e l’irrappresentabile del cuore umano – si legge nelle note allo spettacolo – nelle sue pieghe più profonde e nelle sue parti più oscure e riposte, dove passione e ragione si mescolano e si confondono senza che sia possibile separarle, dove la logica, divenuta paralogismo, salva l’onore perché salva le apparenze, ma obbedisce alle ingiunzioni di una forza oscura, dove l’assoluto smarrimento si coniuga con la lucidità estrema. Medea è veramente umana nella complessità del suo carattere: è una donna di straordinaria razionalità ma anche di estrema passionalità e la molteplicità dei gesti è il risultato del diverso e mutevole rapporto di forze tra esigenze razionali e istanze emotive. Fissa nell’amore di Giasone tutta la sua energia esistenziale fino a travolgere ogni coscienza di bene e di male, e uccide”.
Lo spettacolo Medea si presenta sotto forma di reading musicale, dove la musica non è semplice corollario della proposta drammaturgica ma è lei stessa co-protagonista grazie all’accurata scelta dei musicisti, un format adottato da Elena Marazzita di AidaStudio Produzioni, trovando sin da subito anche il consenso di alcuni dei principali attori italiani pronti ad appoggiare l’idea di mettere in scena adattamenti teatrali in forma di monologo o dialogo di romanzi e libri. “I reading musicali offrono al linguaggio scenico ulteriore fascino” – sottolinea Elena Marazzita – “Quello che ogni volta cerchiamo di realizzare sono proposte d’avanguardia dove la drammaturgia verbale si intrecci in maniera armoniosa con quella musicale. Inaspettate prospettive di lettura attraverso le voci più importanti del panorama teatrale, cinematografico e televisivo italiano, che in un momento così difficile e delicato che tutto il mondo sta vivendo diventa anche una nuova occasione per rilanciare la cultura.
“Porto in scena Medea – prosegue Elena Marazzita – perché è un dramma nato sulla meravigliosa complessa fragilità femminile. Medea è ricca di contraddizioni, come se in lei coesistessero due donne diverse, la vendicativa senza cuore e la madre amorevole che vorrebbe risparmiare i figli. Un mistero irrisolto, complicato come ogni animo umano. Questo la rende unica, all’interno del panorama della tragedia antica: finge calma e rassegnazione per poi attaccare alle spalle con tutta la sua forza. È determinata e pronta a tutto per ottenere quello che vuole, sempre in grado di riflettere sulle sue azioni prima di decidere come procedere. All’interno di una realtà in cui le donne non hanno quasi mai una voce, lei sa bene come usare la sua. E non accetta di tacere”.
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