Italia Viva: “La Ferrovia dei Due Mari entra nel dibattito nazionale”
Il partito di Italia Viva della provincia di Ascoli , nella persona della presidente provinciale Maria Stella Origlia saluta con estrema soddisfazione la notizia che la Senatrice Raffaella Paita ha dato seguito alla proposta avanzata in occasione della sua visita ad Ascoli Piceno, ovvero quella di costituire un intergruppo parlamentare ampio e condiviso, con lo scopo di intervenire politicamente in merito ad un lavoro congiunto, trasversale, al fine di porre una significativa attenzione volta alla realizzazione della Ferrovia Salaria. La notizia è arrivata nel pomeriggio del 29 gennaio alla Presidente provinciale che, contestualmente, ha informato il partito.
Lo scorso 19 gennaio infatti presso la Sala dei Savi del Palazzo dei Capitani la Senatrice Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, era intervenuta, in una sala gremita, con la presenza di quadri dirigenti di Italia Viva di varie province delle Marche, di esponenti politici e civici del territorio, di presidenti di Comitati, amministratori, di Sindaci e rappresentanti politici fra cui il Senatore Castelli e il Sindaco di Ascoli Marco Fioravanti; dopo aver ascoltato gli interventi dei referenti del Progetto, aveva ribadito che la necessità di realizzare un collegamento ferroviario, nel centro della nostra penisola, tra il versante adriatico e quello tirrenico risalente all’Italia preunitaria, costituisse ormai una priorità.
“A tal proposito evidenziava che tale progetto, noto anche come “Ferrovia dei Due Mari” nel corso dei secoli aveva vissuto innumerevoli impulsi e battute d’arresto. La Senatrice e Italia Viva sottolinea che, allo stato attuale, l’Italia ha un estremo bisogno di tale raccordo ferroviario su cui però si accumulano ingiustificabili ritardi: l’impatto positivo dell’opera è stimato in circa 1,6 miliardi di euro, mentre la sua mancata realizzazione comporta per i soli territori interessati una perdita annua di circa 34 milioni di euro, senza considerare l’impatto che l’infrastruttura avrebbe su tutta l’Italia centrale, anche sul piano sociale oltre che economico e delle prospettive di sviluppo dell’intera penisola. Il carattere ineludibile dell’opera e i recenti – e ulteriori – rinvii che altro effetto non hanno se non quello di ritardare ancora di anni l’avvio dei lavori, rendono necessario un impegno parlamentare ampio e condiviso.Considerata l’importanza dell’opera, Italia Viva ribadisce che in ottica di reale riformismo, solo attraverso un lavoro congiunto e trasversale si può perseguire un risultato così ambizioso per una infrastruttura estremamente utile al Centro Italia. Ringraziamo per questo la Senatrice Paita e la Sen. Fregolent che hanno avviato questa importante iniziativa, inquadrata nella costituzione dell’intergruppo Parlamentare al Senato” dice Origlia.
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