Entro gennaio l’avvio clinico della nuova risonanza magnetica dell’ospedale di San Benedetto
Italia Viva attacca il Pd sulla sanità: “Raccontano facezie, balle ed altre amenità”
SAN BENEDETTO – Ada Pozzi, membro del coordinamento Italia Viva San Benedetto attacca il Pd sulle questioni della sanità.
L’esponente spiega che”Il Pd dice che i renziani hanno fatto notare come gli Stati Generali dovevano essere convocati tempo addietro, quando la scelta di Pagliare non era ufficializzata. La cosa farebbe sorridere, se non fosse che il presunto attacco proviene da persone che fino a qualche settimana fa hanno condiviso, con il partito che oggi si sentono di delegittimare, scelte e visioni”, ammoniscono i segretari di circolo Alessandro Marini, Roberto Giobbi e Claudio Benigni” dice.
“ERRATO: Italia Viva Picena contesta la legittimità di convocare degli Stati generali sulla sanità convocando operatori del settore ma non la popolazione, non i comitati di quartiere, non gli altri attori politici ma proseguiamo, i magnifici tre, non contenti proseguono “attaccano a testa bassa: ciò che ci lascia esterrefatti è il repentino cambio di visione nei confronti del terzo ospedale che la Regione vorrebbe realizzare a Spinetoli, del quale vengono messi in dubbio l’utilità e le positive ricadute sul sistema sanitario. In tempi di campagna elettorale tutto possa diventare il contrario di tutto, ma non comprendiamo come si possa all’improvviso rinnegare il lavoro svolto in cinque anni in Consiglio Regionale”. dice Ada Pozzi.
“Italia Viva Picena, tramite il capogruppo di Italia Viva in Regione, non contestano a prescindere la collocazione del nuovo ospedale ma vogliono chiarezza su quanto resterà nei due ospedali esistenti, sugli effettivi benefici per il territorio in termini di una chiara valutazione costi-benefici, e pretendono che la politica non entri nelle corsie” spiega.
“Ma l’ineffabile trio prosegue nel suo tentativo di delegittimazione ed afferma“Prestarsi al giochino delle polemiche come fanno i sindaci di San Benedetto e Ascoli, i quali ancora non hanno fatto pervenire una proposta condivisa sull’ubicazione della terza struttura, ce lo saremmo aspettati da qualche nostro avversario politico o da qualche nostalgico riunito in qualche cena, non da chi si propone di continuare a guidare la Regione assieme a tutto il centrosinistra” prosegue.
“Questa è una squallida manovra elettorale per la riproposizione dell’attuale Presidente, che definire divisiva e provocatoria appare finanche gentile alla luce del gradimento a livelli minimali che lo stesso riscuote in tutti i sondaggi fra gli elettori marchigiani” conclude.
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