In Prefettura una riunione sul protocollo sul sovraindebitamento

Nell’ambito delle iniziative dirette a contenere gli effetti dell’insolvenza sia delle imprese che dei consumatori, si é tenuta in Prefettura una riunione in videoconferenza alla quale hanno partecipato le parti firmatarie del Protocollo d’intesa per l’applicazione della legge sul sovraindebitamento, un accordo volto a favorire la conoscenza delle possibilità e delle relative modalità d’accesso alla “composizione concorsuale della crisi da sovraindebitamento”, prevista dalla legge n. 3/2012.

L’intesa coinvolge tutte le istituzioni, civili e religiose, che, a vario titolo, possono svolgere un ruolo attivo nel sostegno e nella informazione nei confronti dei soggetti in difficoltà (i piccoli imprenditori non fallibili, le persone fisiche, i professionisti, le aziende agricole): in particolare, oltre alla Prefettura ed al Tribunale di Ascoli Piceno ed agli Ordini dei Commercialisti ed esperti contabili, nonché quello degli Avvocati, le Diocesi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, i rispettivi Comuni, la Fondazione Antiusura Mons.Traini, la Fondazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e della Bottega del Terzo Settore.

Nel corso dell’incontro i presenti hanno confermato l’importanza delle finalità dell’Accordo che intende costituire un concreto aiuto per gli imprenditori e le persone in situazioni di disagio nel facilitare la conoscenza delle prerogative previste dalla legge n. 3/2012 (c.d. legge salva-suicidi). Con le suddette procedure di Sovraindebitamento il debitore può inoltre sospendere le azioni esecutive (pignoramenti, aste giudiziarie ecc.), dilazionare il pagamento dell’IVA, stralciare i debiti chirografari.

Al centro del dibattito l’esigenza di intercettare quanto prima i segnali di crisi ed incoraggiare coloro che si trovano in difficoltà, ad avvalersi delle procedure e dei benefici previsti dalla legge senza nascondersi o cadere nella rete dell’usura. Sul punto é  altresì evidenziato il ruolo svolto dagli Sportelli informativi che sono stati costituiti rispettivamente ad Ascoli Piceno presso la sede della Bottega del Terzo Settore e a San Benedetto del Tronto presso quella della Fondazione Antiusura Monsignor Traini, dove, attraverso i punti di ascolto, é stato possibile verificare un crescente interesse all’approccio alle suddette procedure.

I rappresentati degli enti locali, nonché della Diocesi di Ascoli, hanno parimenti, convenuto sulla necessità di attivare e potenziare analoghi sportelli informativi e punti di ascolto rispettivamente presso i servizi sociali e presso le Curie, anche avvalendosi di una formazione in loco degli operatori preposti da parte degli appartenenti agli ordini professionali suddetti, nonché con la predisposizione di una modulistica che pubblicizzi le possibilità offerte dalla legge.

La finalità ultima é la c.d. Esdebitazione, ovverosia permettere legalmente al debitore insolvente di pagare quanto gli é possibile e di vedersi cancellato il debito accertato che non può essere pagato; il debitore liberato riacquista così un ruolo attivo nell’economia.

Da parte di tutti i firmatari del Protocollo é stata confermata la massima disponibilità ed attenzione nei confronti della problematica, specie in considerazione dell’attuale momento in cui l’emergenza COVID-19 ha segnato fortemente il tessuto produttivo e occupazionale del territorio.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Covid, nelle Marche -21 ricoveri in 24 ore, -140 in una settimana

Articolo Successivo

Folignano, 500mila euro per la sistemazione del fosso Solchino