Imprese, Italia Viva: “Emergenza liquidità: subito prestiti straordinari garantiti al 100% dallo Stato”
“Liquidità subito per tutte le partite iva e le piccole e medie imprese: prestiti pari al 25% del fatturato 2019, garantiti al 100% dallo Stato, da restituire in 100 rate a partire da gennaio 2022. E per le imprese nate nel 2019 si prenda come parametro di riferimento aggiuntivo il costo del lavoro”. Lo chiedono i coordinatori provinciali di Italia Viva Maria Stella Origlia e Gianluca Pompei.
“La liquidità per le imprese è l’urgenza principale per evitare che la crisi sanitaria diventi dramma economico. Soprattutto in un territorio come quello Piceno che va ricordato è area di crisi complessa, una garanzia “parziale” da parte dello Stato rischia di rendere la misura inservibile. Parliamo di imprese ed attività economiche (commercio e turismo) già fortemente provate dalle difficoltà degli ultimi anni e che quindi non sempre dispongono di bilanci e rendiconti rosei per garantire un sereno accesso al credito. La garanzia del 100% da parte dello Stato serve a garantire non solo una più rapida erogazione del credito ma anche una maggiore sicurezza sia per il richiedente che per gli istituti erogatori” dicono gli esponenti renziani
“La nostra proposta prevede che liberi professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori individuali e società fino a 50 milioni di fatturato possano fare domanda ad una banca chiedendo ognuno di avere il 25% del proprio fatturato del 2019. La banca eroga il prestito velocemente, senza burocrazia e senza controlli di rating grazie alla garanzia statale al 100%. L’importo viene restituito in 100 rate a partire dal gennaio 2022 con interessi a carico dello Stato. Per le attività nate negli ultimi 12-18 mesi, si può prendere a riferimento come parametro aggiuntivo quello del costo del lavoro” aggiungono.
“In questo modo impresa e professionisti possono riprendere a lavorare in sicurezza e possono pagare fornitori, dipendenti e collaboratori, senza dover scaricare su figure altrettanto deboli i costi di questa emergenza.L’emergenza sanitaria ha la priorità, ma altrettanta attenzione a quella economica poiché il nostro tessuto produttivo è fatto principalmente di medie e piccole imprese che risultano più fragili e che allo stesso tempo sono l’unico motore possibile per il rilancio dell’economia picena.Per sostenere Partite IVA e PMI serve uno stanziamento da almeno 33 miliardi di euro (circa 2 punti di PIL) che consentirebbe garanzie per 412,5 miliardi di euro. Un intervento possibile anche grazie all’allentamento delle norme europee sugli impegni di bilancio” proseguono gli esponenti di Italia Viva.
“E’ una proposta concreta e realizzabile che stiamo avanzando in queste ore, tramite i nostri referenti nazionali, al Governo e che chiediamo a chi la condivide di sostenere.Sono queste le ore in cui si definiscono i contenuti del decreto e non possiamo lasciare nulla di intentato per dare un aiuto vero al sistema economico del Paese ed in particolare a quello del nostro territorio fatto di medie e piccole e attività che da anni lottano per resistere alla crisi e che oggi più di ieri hanno bisogno dell’aiuto dello Stato per sopravvivere a questa drammatica emergenza” concludono Origlia e Pompei
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