Il “World Food Programme” al liceo Linguistico “Trebbiani”

Si è svolto nei giorni scorsi , presso l’aula magna del Liceo linguistico Trebbiani in via Faleria , un interessante incontro sul tema ’Food and Hunger in the World’, tenuto dal dottor Walid Ibrahim, responsabile del World Food Programme delle Nazioni Unite in Myanmar , ed inserito nella programmazione di educazione civica in lingua inglese della prof.ssa Valentina Lazzarotto per le classi 1E e 1F.

Il saluto della vicepreside Maria Stella Origlia ha dato inizio ad una coinvolgente lezione-laboratorio incentrata sul ‘goal 2’ dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite , ovvero ‘Zero Hunger’ e sull’azione umanitaria che il WFP esercita non solo nei paesi più poveri , ma anche in quelli in guerra ,in cui il cibo è usato come arma. Attraverso foto scattate in prima persona, video e attività di workshop, il dottor Ibrahim ha sapientemente aperto una discussione e suscitato una profonda riflessione sul problema dell’accesso al cibo per 800 milioni di persone nel mondo, di cui circa il 10%, 80 milioni in 75 paesi diversi , riceve gli aiuti del programma alimentare del WFP.

Consapevoli che è necessario fare molto di più, i ragazzi hanno riflettuto sul motto del WFP ‘ Saving lives Changing lives ’, ovvero sul fatto che solo un’ un’adeguata alimentazione è in grado di salvare e cambiare vite .La nutrizione nei primi 1000 giorni, ad esempio , segna per sempre la vita di un bambino, chi sarà e cosa farà. Toccante l’esempio dei bambini africani felici di andare a scuola perchè li avranno un pasto sicuro . Un pasto che il WFP assicura ogni giorno a 15 milioni di bambini. Per raggiungere l’obiettivo ‘Zero Hunger’ ciascuno può dare il proprio contributo e , tra le varie proposte , gli studenti sono apparsi particolarmente sensibili al fenomeno del ‘food waste’ , così diffuso purtroppo anche in Italia.

La speranza è che tra questi ragazzi, che hanno scelto il liceo linguistico, scuola per vocazione aperta al mondo, a lingue e culture diverse nonché a tematiche internazionali, vi sia qualcuno che voglia seguire l’esempio del dottor Ibrahim , capace di aprire gli animi alla consapevolezza della necessità dell’impegno di tutti per un futuro migliore. In questo momento di crisi pandemica e di relativa immobilità in cui la scuola, il liceo linguistico per primo, non può andare ‘fisicamente’ verso il mondo , è davvero importante che sia il mondo ad entrare’ fisicamente’ nella scuola, attraverso esperienze vere e coinvolgenti , come quella narrata con estrema competenza e con entusiasmo da Walid Ibrahim.

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