Il Vescovo Palmieri assume la guida anche della Diocesi di San Benedetto

Il Vescovo di Ascoli Gianpiero Palmieri assumerà la guida anche della Diocesi di San Benedetto. . L’annuncio questa mattina nella Cattedrale della Madonna della Marina.

Il suo servizio pastorale si è esplicato attraverso diversi ministeri: vicerettore del Pontificio Seminario Minore (1992-1997); assistente diocesano dell’Azione Cattolica dei Ragazzi (1992-1999); vicario parrocchiale della parrocchia Santi Simone e Giuda (1997-1999); vicario parrocchiale prima (1992-2004) e parroco poi (2004-2016) della parrocchia San Frumenzio ai Prati Fiscali; prefetto della IX prefettura (2007-2011); parroco della parrocchia San Gregorio Magno (dal 2016-2018). Dal 1º settembre 2017 al 31 agosto 2018 è stato responsabile del servizio diocesano per la formazione permanente del clero.

Il 18 maggio 2018 papa Francesco lo ha nominato vescovo titolare di Idassa e ausiliare di Roma per il settore Est, incaricato anche per la formazione permanente del diaconato. Il 24 giugno seguente ha ricevuto, nella basilica di San Giovanni in Laterano, l’ordinazione episcopale dalle mani dell’allora arcivescovo Angelo De Donatis, coconsacranti l’arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer e il vescovo Giuseppe Marciante.

È stato nominato anche delegato per la carità, per la pastorale dei migranti, dei rom e incaricato del Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese. In particolare, ha lavorato nelle periferie di Roma per “far capire a tutti che i poveri sono poveri e non cadere nel tranello dello stabilire delle priorità”.

Il 19 settembre 2020 papa Francesco lo ha nominato vicegerente della diocesi di Roma conferendogli la dignità di arcivescovo.

Il 29 ottobre 2021 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Ascoli Piceno, con dignità personale di arcivescovo. In seno alla Conferenza Episcopale Italiana è Vice Presidente dal 2023 e Membro della Presidenza della Caritas. Nella Conferenza Episcopale Marchigiana è Vescovo delegato per i problemi sociali e il lavoro e delegato per la carità.

Il messaggio del Vescovo Palmieri:

La storia si ripete: esattamente cento anni fa, il 18 dicembre 1924, il Papa Pio XI aveva unito in persona Episcopi la Diocesi di Ripatransone a quella di Montalto, nella persona del Vescovo di Ripatransone, mons. Luigi Ferri.

Noi accogliamo questa decisione con umiltà e fiducia, con semplicità e coraggio.

Le nostre due Chiese locali sono bellissime: hanno doni straordinari di fede e di tradizioni, di ministerialità laicali e di vita religiosa, di iniziative di evangelizzazione e di carità. Questa enorme ricchezza, frutto dello Spirito e dell’impegno di tanti cristiani appassionati, è emersa spesso nei nostri colloqui, quelli in cui, ignari del giorno di oggi, ci siamo confrontati per attivare collaborazioni: per la Caritas e per la scuola di impegno politico e sociale, e di recente per la formazione teologica dei diaconi.

Nello stesso tempo le nostre Diocesi sono diverse: per collocazione geografica, per storia, e anche per antiche rivalità. Ma in un contesto sociale che muta continuamente (pensiamo a quante persone in pochi anni hanno lasciato l’entroterra per trasferirsi sulla costa) siamo sfidati da questa decisione del Papa a mettere da parte velleità identitarie per costruire una comunione in cui nulla di tutta questa ricchezza di vita e di fede vada perduto, ma anzi si accresca e si moltiplichi.

Carissimi, quello che ci attende è un compito arduo ma straordinario! C’è alla base di questo cammino di due Chiese diventato da oggi cammino comune la convinzione profonda che il Signore, nel realizzare il suo regno, non conosce confini né barriere. Lui ci precede sempre: ci porta nella Galilea delle genti, ci aspetta al di là dei limiti che credevamo invalicabili, ci fa provare l’ebrezza di sentieri mai battuti. Ciò che ci chiede è farci piccoli e leggeri, per essere disponibili a seguirlo.

Ho rivisto di recente, caro vescovo Carlo, il video della tua ordinazione episcopale (era il 15 gennaio 2014) e ho ascoltato l’omelia del vescovo Luciano Monari. In quell’occasione, commentando l’abbassamento di Gesù che si fa battezzare mettendosi in fila con il popolo dei peccatori, mons. Monari sottolineava che l’umiltà trasforma le nostre debolezze in occasioni di conversione alla misericordia e alla fraternità. Ecco, cari fedeli di San Benedetto del Tronto – Ripatransone-Montalto, sento di non avere altro biglietto de visita da presentarvi, se non quello di un peccatore a cui Dio ha donato misericordia. E lo stesso biglietto da visita che ho esibito ad Ascoli più di due anni fa! Sono e resterò fino alla fine del mio servizio episcopale annunziatore della Parola di misericordia di Dio, convinto che cosi si edifica la Chiesa, dal momento che la misericordia ne è l’architrave!

Il vescovo Luciano invitava a porre al centro della cura del vescovo il presbiterio, la sua formazione alla fede, la sua comunione, perché – diceva – è l’insieme dei preti che dà forma alla vita di un vescovo ed è la comunione dei preti che genera la comunione della Chiesa, e precisava anche che solo un prete o un vescovo innamorato del Signore regge le fatiche del ministero e trova in questo amore la sorgente della sua gioia.

Quanto è vero tutto questo! Voglio dare continuità alla tua paternità, vescovo Carlo, nei confronti dei tuoi sacerdoti. La gioia della nostra esistenza ministeriale sarà annunciare a tutti l’amore del Signore, sperimentato su noi stessi, meditato nella preghiera e condiviso nella vita fraterna.

Saluto con affetto insieme ai sacerdoti anche i diaconi permanenti e i vari ministri laici, i religiosi e le religiose che arricchiscono la Chiesa con i loro carismi, gli aderenti ad associazioni, movimenti e cammini. I Cammini Sinodali delle nostre Chiese sono diventati ancora più grandi, includono altri volti, altre storie, altri panorami. Si estendono dalla bellezza delle montagne dei Sibillini e della Laga alla profondità dell’orizzonte del mare.

Unisco il mio ringraziamento per te e per il tuo ministero, vescovo Carlo, a quello di tutti i tuoi fedeli. A Dio piacendo, farò il mio ingresso nella Cattedrale di San Benedetto del Tronto il 30 giugno pomeriggio, e nelle domeniche successive nelle Concattedrali di Montalto e di Ripatransone. A presto!

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