Il Project rallenta. Curzi riflette sul voto e si difende: “Tre commissioni congiunte, risparmiati mille euro”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo il secondo parere di non conformità al Prg del dirigente Germano Polidori, al project financing della Piscina comunale Gregori, in Consiglio cominciano a sorgere perlessità anche in qualche convinto sostenitore del progetto. Il consigliere del Psi Marco Curzi sta meditando. “A questo punto è necessario – la riflessione di Curzi – pensare bene su quello che si andrà a votare, ma ancora non sono arrivati i pareri finali. Quando saranno pronti farò le mie valutazioni e se dai pareri emergesse che il project è trasparente, risponde ai criteri del Prg ed è compatibile sotto l’aspetto economico perché non dovrei votarlo? Per quanto riguarda il mio ruolo di presidente della commissione lavori pubblici, ho fatto tutto quello che c’era da fare: quattro sedute più una congiunta”. Nella commissione di mercoledì 29 novembre il capogruppo del Pd Antimo Di Francesco ha contestato Curzi sulla gestione della commissione. “Il democrat – tuona Curzi – è intervenuto per visibilità e per fare scattare l’applauso dei no project, senza sapere che era stata concordata con Domenico Pellei e Tonino Capriotti. L’avere riunito in un’unica sezione i lavori pubblici, l’urbanistica e il bilancio ha generato un risparmio alle casse pubbliche: infatti, tre sedute separate sarebbero costate poco meno di mille e 500 euro in gettoni di presenza. La riunione di mercoledi è invece costata 500 euro”. Curzi attacca il Comitato Stop Project Piscina Comunale: “Il Comitato ha poco della società civile e molto di politicizzato. Basta vedere che dentro ci sono i consiglieri del Pd Antimo Di Francesco e Tonino Capriotti, esponenti del Prc come Gabriele Marcozzi, gli iscritti ad Articolo 1 Giorgio Mancini, Luca Spadoni e la consigliera Flavia Mandrelli”. Curzi e la minoranza: “Non ho condiviso nulla con questa opposizione, ma lo avevo detto a Perazzoli al momento della candidatura che se avesse perso sarei stato un consigliere libero, nel rispetto del mandato degli elettori ma non asservito ai partiti”. Certi atteggiamenti sembrano da esponente di maggioranza. “Se si riferisce a quando sono andato con la fascia tricolore alla celebrazione del vescovo a Monteprandone, per i festeggiamenti di San Giacomo della Marca, non ci vedo nulla che mi possa accostare alla maggioranza. Sono andato per amicizia con il sindaco Stracci e l’assessore Malavolta. Nei piccoli Comuni è una consuetudine vedere consiglieri di minoranza rappresentare le amministrazioni a cerimonie ufficiali”. Visto che è in dissenso con la minoranza e non risponde alla linea politica dettata dal segretario del Psi Umberto Pasquali, non pensa sia necessaria una scelta di campo? E’ ipotizzabile l’ingresso nell’Udc o la costituzione di un gruppo con Pasqualino Marzonetti? “Per ora resto dove sono, ma in futuro mai dire mai”.