Il presidente di Confindustria Boccia: “La politica faccia da acceleratore per la ripresa”

SAN BENEDETTO – “Confindustria Ascoli e Fermo è sempre vicina ai nostri territori e sono sempre apprezzabili le iniziative che realizza perché di grande attenzione e sensibilità. Come quella di oggi, che pone sotto la lente il concetto di brand, con il quale ci si distingue, altrimenti ci si estingue nel variegato e complesso mercato internazionale. Noi, come Regione Marche, continueremo sempre a dare supporto alle imprese perché queste possano crescere, fare investimenti e creare occupazione. Per quanto riguarda le infrastrutture proprio ieri abbiamo avuto un incontro con il Sottosegretario Morani e gli abbiamo espresso che occorre un’iniziativa come quella del ponte di Genova, ovvero utilizzando misure straordinarie con la presa in carico e l’affidamento lavori per velocizzare la costruzione delle stesse infrastrutture. E’ stata anche un’occasione per rappresentare una comunità che ha saputo condividere gli obiettivi sui quali lavorare per rilanciare quella parte più colpita e ferita dal sisma. Con il nuovo Governo il dialogo è molto migliorato, però bisogna valutarlo sui singoli provvedimenti che adotterà. A tal proposito domani (mercoledì 2 ottobre ndr) incontreremo il Ministro delle infrastrutture Paola De Micheli proprio per sottoporle un fitto dossier sulla nostra regione per alzare l’attenzione e trovare quelle risposte che attendiamo da tempo”.

Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, accompagnato dalla vice Anna Casini, intervenendo ieri pomeriggio al PalaRiviera di San Benedetto al convegno Impresa e brand organizzato da Confindustria Centro Adriatico di Ascoli e Fermo. Ospite d’onore il presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia che ha ascoltato con molta attenzione le istanze dei numerosi imprenditori del territorio.

“Le imprese dei territori colpiti dal sisma – ha sottolineato Boccia – possono rialzarsi se abbiamo di fronte un piano di medio termine in cui la politica economica faccia da acceleratore e non toccando gli strumenti dell’industria 4.0. La posa della campata del ponte di Genova è il simbolo di un Paese che deve reagire, che deve puntare sulle infrastrutture perché rappresentano l’idea di società in grado di collegare territori e includendo persone”. Durante i lavori si è sottolineato sulla necessità di puntare su brand locali rivolti ai mercati esteri e di finanziare al più presto l’area di crisi complessa visto il momento drammatico che sta vivendo, in particolare, il mondo della calzatura. Inoltre, si è chiesto di estendere fino al 2022 l’area di crisi complessa Val Tronto-Val Vibrata e rivolto un appello alle Istituzioni chiedendo il riconoscimento del Piceno e del Fermano come “zona economica speciale”, alla luce della proposta elaborata insieme all’Ordine dei Commercialisti.

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