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Il Premio Truentum al dottor Vespasiani, oltre 200 persone in comune
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il dottor Giacomo Vespasiani riceve il Premio Truentum 2019. La cerimonia ha chiamato a raccolta oltre 200 partecipanti in Viale De Gasperi.
Il Truentum è la più alta benemerenza della città. Esso viene conferito ai cittadini di San Benedetto del Tronto che più si sono distinti per i conseguimenti in campo nazionale e internazionale. Opere che hanno dato lustro alla città.
«La presenza di tanta gente è la testimonianza della bontà della scelta fatta – dice il sindaco Piunti – quando ho proposto il dottor Vespasiani, la candidatura è stata accolta all’unanimità. Egli rappresenta la figura professionale e umana che attesa la crescita di questa città. Oggi dobbiamo sentirci fieri. Perché scegliamo di farci rappresentare da un eminente sambenedettese. Un’eccellenza. Con tutte le problematiche riconducibili alla sanità almeno abbiamo una certezza a garanzia del nostro territorio».
Non solo. Giacomo Vespasiani ha fondato nel 1982 il centro di Diabetologia a San Benedetto del Tronto. Tra i primi in regione. Dal 1999 al 2015 ne è stato primario. Tutta la sua vita è stata dedicata alla traduzione informatica delle necessità di cura del diabete.
Ha contribuito alla stesura di tutte le leggi regionali sulla diabetologia. Può vantare ben 135 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali. Docente nelle università di Perugia e Ancona, dal 1982 ha informatizzato, tra i primi in Italia, il Servizio di Diabetologia. Dal 2004 ha creato la prima rete informatica Italiana tra tutte le diabetologie marchigiane. Il 95% dei centri italiani sono informatizzati con il programma da lui progettato.
E ancora. Vespasiani ha brevettato diversi software di telemedicina. Oggi le app da lui realizzate per l’alimentazione ed il diabete sono utilizzate da quasi 10mila pazienti in Italia. Negli ultimi anni, un altro ambizioso progetto. Esso riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale per la predizione ad uno/due anni della comparsa delle complicanze del diabete. Il tutto, in collaborazione con l’Università di Ancona.
«Da sempre sottovalutiamo la gravità del diabete – dice Vespasiani – Ma nelle Marche siamo tra i primi per cura erogata».
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