Il pianto di Mengoni e la forza di un gruppo che sta facendo sognare un’intera città
L’ultima volta che i tifosi bianconeri avevano visto un loro calciatore piangere sul terreno del “Del Duca” era nel 2011. Il protagonista in questione si chiamava Vittorio Micolucci, il quale, al termine della partita Ascoli-Siena vinta in rimonta dal Picchio per 3-2, scoppiò in lacrime. Lacrime attribuite ai tifosi che lo avevano imprecato con il termine “venduto”. L’ “incolpevole” Micolucci se ne era risentito.
Ieri, invece, il giocatore in lacrime sul terreno di gioco era Andrea Mengoni. Il difensore romano era diffidato e al 30’ prende un’ammonizione che gli costerà la squalifica nella prossima gara contro l’Ancona. Mengoni si dispera, non si capacita. Al termine del match la squadra inizia i festeggiamenti dopo lo straordinaria vittoria per 2-0. “Mengo”, però, scoppia a piangere come un bambino, tanta è la rabbia di saltare uno degli appuntamenti più attesi dell’anno. Un pianto sincero, sentimentale. Da uomo vero.
Sul campo la squadra ha rifilato 2 reti ad un ottimo Santarcangelo, soprattutto nella prima mezz’ora di gara. La formazione ultra offensiva schierata da Petrone inevitabilmente avrebbe comportato qualche rischio a cui valeva la pena correre.
Grande festa al termine della partita negli spogliatoi dove la squadra ha portato in trionfo il presidente Francesco Bellini con cori e applausi. Il patron bianconero, poi, è rimasto a colloquio una trentina di minuti con l’allenatore Petrone e il dg Lovato.
Andrea Ferretti
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