"Il Pd farà chiudere l'ospedale", Giorgini (M5S) si ribella

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Il progetto dell’assessore alla sanità della Regione Marche sta andando avanti nel ‘migliore’ dei modi: liberarsi di quanto possibile, dove possibile, per far sorridere le avide strutture private”. Inizia così un comunicato stampa dai toni accesi di Peppino Giorgini, consigliere nella Regione Marche del Movimento 5 Stelle.

“L’ospedale di San Benedetto del Tronto  (Madonna del Soccorso, ndr) – continua Giorgini – è stato sempre nel mirino dell’attuale reggenza PD. Difatti, a conferma di questo, il 26 gennaio 2016, alla riunione provinciale di Ancona del PD, l’attuale assessore affermò: “Su Marche nord stiamo lavorando per trovare una nuova sintesi; in provincia di Macerata si dovrà scegliere tra il mantenimento della struttura di Civitanova e quella del capoluogo. Stesso discorso nel Piceno dovrà farsi tra l’ospedale di Ascoli e quello di San Benedetto, mentre a Fermo si realizzerà il nuovo ospedale”.

In quell’occasione le parole del segretario regionale Comi anticiparono, e pesarono molto bene l’attuale situazione politica del Piceno: “Un altro falso mito da sfatare è quello secondo cui il governo regionale ha un’ampia discrezionalità di scelta nella realizzazione della riforma sanitaria. No, gli spazi di manovra sono minimali e sono stati tutti consumati dal presidente per accogliere le istanze degli amministratori locali”.

E quali sono state le istanze degli amministratori del Piceno, forse quelle di chiudere il Madonna del Soccorso?  Allora dobbiamo dirlo chiaramente a tutti i cittadini Sambenedettesi, a quelli del comprensorio, alle centinaia di migliaia di turisti che nei mesi estivi affollano le spiagge della Riviera e infine a quei 7824 cittadini che hanno permesso al Governatore di prendere il 43,55% di preferenze nel comune di San Benedetto, che il loro ospedale dovrà diventare una cosa piccola e innocua: una casa della salute.

A questo punto credo che il progetto del PD sia chiaro a tutti: via la sanità pubblica da San Benedetto, e dalle Marche, che deve scivolare lemme lemme verso quella privata. La prova è data dai numeri: nelle Marche i costi sanitari, attribuibili alla presenza e operatività delle Case di Cura private accreditate, incidono nel bilancio della Regione Marche per circa il 12%, contro una media nazionale del 6/8%.

Annunci, comunicati stampa, inaugurazioni, il Pd è bravo con la macchina del fumo. Ormai la politica è fatta solo di abili illusionisti, che diffondono esclusivamente il verbo che gli è stato assegnato. Lo scrittore L. Dumur già nel XIX secolo aveva capito tutto : “La politica è l’arte di servirsi degli uomini facendo loro intendere di servirli “. Per questo motivo siamo ancora più convinti che la salute delle persone non debba, e non possa, passare attraverso accordi e inciuci politici di vecchia memoria, ed è inconcepibile che un ospedale, con quasi 20 milioni di € di mobilità attiva, debba diventare una casa della salute.

Il Pd usa il paravento del bilancio per offuscare le menti dei cittadini, ma questo trucchetto non regge pi. La Corte Costituzionale ha affermato che non può essere un mero bilancio a togliere un diritto sancito dalla Costituzione, perché il diritto alla salute “ è un diritto incomprimibile “ e non può essere un bilancio a condizionarne la dovuta erogazione. (Corte Costituzionale sentenza n. 275/2016).

Comunque una cosa è chiara: i gruppi del Movimenti 5 Stelle del Piceno non assisteranno inerti alla lapidazione del nostro ospedale. Il fumo degli occhi sparso dai replicanti del PD sull’ospedale unico non avrà più alcun effetto. La battaglia è appena all’inizio, e combatteremo, a norma di legge, chiunque asseconderà questo scellerato progetto, e ne diventerà complice. Inizieremo dall’attuale direzione di Area Vasta 5. Presto una petizione popolare – in base all’art. 41 dello statuto regionale e del D.lgs. 502/1992 – per chiedere la revoca del mandato all’intera direzione di Area Vasta 5. Salvare il nostro Ospedale – conclude Giorgini –  dagli avidi censori, questo è il solo ed unico nostro scopo”.

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