CITTA’ DEL VATICANO – “Vi esorto a non perdere la speranza di fronte agli inconvenienti e alle incertezze che dovete purtroppo affrontare: il coraggio non vi manca! Al tempo stesso, è necessario che sia valorizzato il vostro lavoro, spesso rischioso e duro, sostenendo i vostri diritti e le vostre legittime aspirazioni”. Con queste parole il pontefice ha accolto una delegazione di pescatori ricevuti in Vaticano.  Ad accompagnarli c’erano anche il vescovo Bresciani, il sindaco Piunti, la Picenambiente e la Capitaneria di Porto.

“Lungo la costa delle Marche, voi uscite con il buono e il cattivo tempo per prendere dal mare il necessario per vivere, con tanta passione, tanti sacrifici e anche qualche pericolo – ha aggiunto il Papa -. E i vostri cari condividono le difficoltà e la precarietà.
Nel progresso che caratterizza la società moderna, il pescatore può talvolta sentirsi tentato dal desiderio di un lavoro sicuro sulla terra ferma. Eppure, chi è nato sul mare non può sradicare il mare dal suo cuore”. Il Papa ha espresso tutto il suo appoggio alla lotta della pulizia dei fondali.

Il vescovo Bresciani ha raccontato come, ad oggi, siano circa 24 le tonnellate di rifiuti raccolte nel Mar Adriatico. Più della metà di questa cifra è rappresentata da oggetti di plastica. L’iniziativa di raccolta dei rifiuti, che ha coinvolto tutta la flotta di pescherecci a strascico di S. Benedetto, ha preso il nome di ” A pesca di plastica“. Tale operazione è da leggere come l’adesione al progetto europero del “Clean Sea Life”, ed è anche sulla stessa lunghezza d’onda dell’dall’enciclica “Laudato si‘” di papa Francesco.

L’Osservatore Romano ha riportato anche lo spunto fornito dal vescovo circa il legame tra i pescatori ed il mare stesso.
Bresciani, infatti, ha evidenziato quanto “Lo considerano un vero dono di Dio, anche perché è un mare generoso che offre pesce molto buono. E per questo si prendono cura anche della sua salvaguardia”.