Il Movimento 5 Stelle: “I fondi del PNRR consentono l’approvazione del Masterplan, speriamo si dissolvano i tanti dubbi sulla gestione regionale”

Gli esponenti M5s Giorgio Fede, Roberto Cataldi e i gruppi di Ascoli , San Benedetto ,Castel di Lama  Grottammare e Vallata del Tronto intervengono sul masterplan dell’edilizia ospedaliera.

“Ricordiamo innanzitutto che si tratta di interventi in gran parte resi possibili dai fondi PNRR, ottenuti dallEuropa grazie al lavoro di Giuseppe Conte e del Movimento 5 Stelle. La speranza di tutti è che siano usati in maniera sensata e oculata, per migliorare la nostra sanità, da decenni bistrattata e mortificata nelle strutture e nelle risorse umane, e con unorganizzazione troppo sbilanciata a favore dei privati. Tutti i territori hanno diritto a strutture adeguate, partendo dal miglioramento di quelle più vetuste e meno adeguate alle necessità attuali. Occorre fare delle scelte su basi oggettive e non condizionate da campanilismi che rischiano di portare a scelte sbagliate che fanno prevalere il criterio dell’appartenenza alle reali necessità” dicono gli esponenti M5s

“Come gruppi comunali del Movimento del Piceno, insieme ai nostri rappresentanti in Regione e in Parlamento, da sempre sosteniamo compatti, e per troppo tempo soli, che il nostro territorio ha diritto a due strutture di primo livello, sia ad Ascoli, considerando anche le esigenze dell’entroterra appenninico, che a San Benedetto, per gli importanti livelli demografici della costa e della mobilità dal vicino Abruzzo. Non è accettabile essere trattati come la cenerentola della sanità marchigiana. 

“La nostra Area Vasta è un territorio unico, e le scelte di organizzazione sanitaria devono essere fatte tenendo conto della sua interezza e complessità, a partire da dati attendibili e completi, che storicamente scarseggiano. Ci auguriamo poi che ci siano stanziamenti adeguati, perché gli 80 milioni previsti per San Benedetto si sa già che non basteranno, e avere due mezzi ospedali” non è una soluzione.Quando si prendono posizioni sulla sola base del proprio tornaconto elettorale, si finisce con il calpestare i diritti e gli interessi della popolazione con il rischio di dimenticare un obiettivo fondamentale dell’agire politico: il bene comune. E parlare di bene comune in questo caso significa anche pensare a plessi ben integrati e a medicina diffusa, facendo in modo per esempio che i reparti che affrontano le urgenze siano presenti su più punti possibili” spiegano

“Ci auguriamo perciò che, al contrario, si lavori cercando di fare il meglio per le necessità dei cittadini, che le decisioni siano prese sulla base di dati attendibili e completi e con una visione evoluta della sanità per far si che a dominare siano sempre e solo la buona sanità e non gli affari politici o immobiliari, o i favori” alla sanità privata.  Per ora, non possiamo non sottolineare la mancata concertazione con cui queste scelte sono state fatte, senza un confronto degno di questo nome con professionisti, utenti e rappresentanti di chi nel Piceno la sanità la vive, e questo non è mai un buon segno.  In ogni caso vigileremo con attenzione, poiché le risorse del PNRR sono un’opportunità unica ed irripetibile che non dobbiamo sprecare, anche e soprattutto in un settore essenziale come quello sanitario”.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Premici (Noi di Ascoli): "Sulla sanità la sinistra fa come il lupo di Esopo"

Articolo Successivo

Castelli: "C'è un importante piano di efficientamento dei servizi sanitari del “Mazzoni”