SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Oggi si è svolto uno dei primi mercati settimanali del venerdì, dalla riapertura delle vendite e dal via libera al commercio da parte del Governo Conte. A colpo d’occhio, poca gente a curiosare tra le bancarelle, dotata dei dispositivi di sicurezza. Attenzione anche dei commercianti, sia quelli a posto fisso che gli ambulanti, al rispetto delle norme per la prevenzione della diffusione del contagio. E la segnaletica che accompagna i visitatori per le vie del mercato ricorda a tutti che il momento è particolarmente delicato.
Una consapevolezza radicata che fa ben sperare, una compostezza di utenti e operatori che rende ben chiaro il motivo del contenimento della diffusione del contagio in città. Dopo la prova di immaturità dei ragazzi del sabato sera, che hanno dato cattivo esempio su cosa non si debba fare con il covid ancora in circolo.
Se questo rigore al rispetto delle norme imposte contro il coronavirus è un bel segnale, altrettanto non si può dire per l’andamento delle vendite. “Si vende poco, non ci sono più soldi. La gente ha le tasche vuote” è il coro unanime dei venditori, che fotografa la situazione di profonda crisi in cui versano le famiglie.
Il lungo periodo di inattività, durante il lockdown, ha significato per molti la cassa integrazione, nel migliore dei casi. La perdita del lavoro che ha colpito molti ha messo in ginocchio la classe media e ne ha ridotto drasticamente il potere di acquisto. Allarme tra le categorie più deboli, tra cui ci sono casi disperati. I nuovi poveri, quelli del Covid19.
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