Il ‘Mazzoni’ ospita il corso nazionale di formazione specialistica in ecoendoscopia

Importante vetrina per l’unità operativa di gastroenterologia e endoscopia interventistica dell’ospedale ‘Mazzoni’, diretta da Filippo Antonini, selezionata tra i quattro centri italiani di riferimento per ospitare il prestigioso corso nazionale di formazione in ecoendoscopia ‘Eus Academy’, organizzato dall’Associazione italiana dei gastroenterologi e endoscopisti ospedalieri (Aigo). Il nosocomio ascolano, domani giovedì 26 e venerdì 27 settembre, ospiterà infatti la tappa del corso sulle ‘Lesioni cistiche del pancreas e raccolte peripancreatiche’. Alla due giorni, che si terrà all’interno dell’ospedale dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli tra lezioni frontali e esercitazioni pratiche nelle sale di endoscopia digestiva, parteciperanno 20 giovani specialisti gastroenterologi provenienti da tutta Italia, vincitori di una borsa di studio dell’Aigo, per imparare e migliorare la difficile metodica dell’ecoendoscopia. L’evento è incentrato sui tumori cistici e raccolte del pancreas e vedrà la presenza di alcuni tra i maggiori esperti nazionali e internazionali nella metodica e nelle malattie del pancreas (di cui il dottor Filippo Antonini fa parte da molti anni).

 

L’ecoendoscopia è una metodica ‘ibrida’ che consente di eseguire una ecografia interna durante un esame endoscopico. Con tale tecnica si possono esplorare gli organi interni da molto vicino consentendo, non solo la diagnosi di lesioni precancerose, anche molto piccole, di stomaco, pancreas, vie biliari, colecisti e di molti altri organi, ma anche di eseguire biopsie, drenaggi e trattamenti mirati direttamente sul tratto malato, senza necessità di tagli esterni, o interventi chirurgici. Nella maggior parte dei casi il paziente può eseguire l’esame in maniera ambulatoriale, in sedazione, e può tornare poi a casa dopo una breve osservazione, analogamente a quanto accade per una gastroscopia. L’ecoendoscopia è una metodica superspecialistica ancora poco diffusa e il corso nazionale dell’Aigo nasce proprio con l’intento di formare le generazioni future di specialisti.

 

“In endoscopia digestiva – dice Filippo Antonini -, l’ecoendoscopia è sicuramente la tecnica che più di tutte ha subito una notevole innovazione passando, da un esame prevalentemente diagnostico, a uno strumento in grado di eseguire dei veri e propri interventi mini-invasivi che evita ai pazienti trattamenti molto più demolitivi e invalidanti. Il nostro centro è stato scelto per la tappa inerente le malattie del pancreas, argomento di particolare interesse per la nostra unità operativa che in questi mesi si sta dotando di tecnologie di ultima generazione per la gestione dei pazienti con patologie bilio-pancreatiche”. “E’ motivo di vanto per la nostra Azienda – continua il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini – essere stati scelti per questo importante evento nazionale per la formazione specialistica. Il corso, infatti, interesserà solo altre tre unità operative di gastroenterologia in Italia. Questo, dunque, rafforza la nostra convinzione che stiamo lavorando sulla strada giusta per dare ai nostri cittadini le migliori risposte di salute possibili, attraverso la dotazione nei nostri ospedali di tecnologie all’avanguardia e la presenza di professionisti di riconosciuta esperienza”.

 

DATI ATTIVITA’ UO GASTROENTEROLOGIA E ENDOSCOPIA INTERVENTISTICA ‘MAZZONI’

L’unità operativa semplice dipartimentale di gastroenterologia e endoscopia interventistica dell’ospedale ‘Mazzoni’, diretta da Filippo Antonini, è stata istituita il primo aprile del 2023. Le tecniche endoscopiche introdotte nell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli dalla sua istituzione sono: ecoendoscopia diagnostica e interventistica, Ercp: colangiopancreatografia retrograda endoscopica (Cpre), posizionamento di protesi metalliche gastroenteriche, resezioni avanzate di polipi complessi, ablazioni termiche, dilatazioni endoscopiche. Di queste procedure di secondo livello, il dottor Antonini ne ha eseguite fino ad ora più di 1.000, nei confronti di pazienti con malattie benigne e maligne del pancreas, delle vie biliari e del tratto gastroenterico.

 

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