Il Comune di Grottammare cerca nuove fonti di finanziamento

lI Comune si affida a un gruppo di progettazione per cogliere le opportunità del PNRR e non solo, attraverso servizi specialistici di supporto alla ricerca di risorse da investire nell’innovazione tecnologica, nella promozione e nella sostenibilità.

L’iniziativa è stata approvata dalla Giunta comunale in una recente deliberazione  e il tema è stato poi trattato anche nel corso dell’ultimo Consiglio comunale dell’anno, chiamato ad approvare l’aggiornamento del Programma biennale per la fornitura di beni e servizi per gli anni 2021/2022 inserendo tali servizi (la registrazione della seduta del 22 dicembre, al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=9wR2AFuROh0).

Il servizio è stato affidato alla Marchingegno srl di Ancona, società di comprovata esperienza nel settore. Il team fornirà servizi di ricerca, individuazione e ricognizione delle fonti di finanziamento europee, nazionali e regionali disponibili e di assistenza tecnica, specialistica e gestionale per la predisposizione di progetti a valere sui vari bandi afferenti al PNRR, al Piano Complementare e alle politiche europee a gestione diretta della Commissione Europea, sui bandi della Cooperazione Territoriale Europea, nonché su altri programmi comunitari, nazionali e regionali.

L’affidamento prevede, da qui al 2023, l’impegno di una quota fissa (di complessivi 27.000 €) più una quota variabile in base ai contributi ottenuti a seguito dei progetti finanziati.

“Era urgente prepararsi per il treno del PNRR che passerà nei prossimi mesi. Da soli – sostiene il sindaco Enrico Piergallini -, con il personale sempre più ridotto che il Comune ha a disposizione, sarebbe impossibile cogliere le opportunità che questo finanziamento straordinario dell’UE  sta mettendo e metterà in campo. Il gruppo di progettazione incaricato ci aiuterà in questa impresa, monitorando insieme a noi i bandi in uscita e presentando i progetti ai quali la nostra città potrebbe essere ammessa, legati prevalentemente ai temi del turismo, della promozione del borgo, dell’innovazione tecnologica  e della sostenibilità”.

ll Piano Nazionale di Recupero e Resilienza – PNRR, infatti, si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale, e si organizza lungo sei missioni: “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura”; “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”; “Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile”; “Istruzione e Ricerca”; “Inclusione e Coesione” e la missione, “Salute”; si tratta di un intervento che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale.

L’Unione europea ha stanziato 191,5 mld di euro per il PNRR italiano grazie a sovvenzioni e prestitidell’RRF (Recovery and Resilience Facility), il fondo dedicato a contrastare gli effetti della pandemia.

L’Italia, a conferma dell’impegno concreto per la ripartenza, ha integrato l’importo con 30,6 mld di euro attraverso il Piano Complementare approvato con il D.L. 6 maggio 2021 n.59, finanziato direttamente dallo Stato, per un totale di fondi a disposizione di 222,1 mld. Secondo stime ANCI, i Comuni potrebbero gestire intorno ai 50 mld di euro, un ruolo significativo che impone la massima attenzione nell’attività di progettazione in risposta ai bandi afferenti al PNRR, al Piano Complementare e alle politiche europee.

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