Delegazione cinese in Provincia per rilanciare uno storico gemellaggio
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Il Comitato “Obiettivo Salute Piceno” e “AttivaMarche” attaccano la Regione sulla sanità e sull’ospedale unico
“Abbiamo assistito increduli alle parole e alle risposte date giovedì scorso durante una trasmissione televisiva dal Vicepresidente della Regione Marche. Continuava a giustificare il fallimento politico di una programmazione sanitaria che non c’è, cercava di sostenere tesi anacronistiche in maniera alquanto impacciata. Questa Giunta regionale nonostante quel che avrebbe dovuto insegnare l’emergenza Covid, vuole portare avanti il vergognoso progetto dell’ospedale unico la cui ubicazione scelta avvantaggerà, di fatto, alcuni territori a discapito delle città di Ascoli Piceno, San Benedetto e dell’entroterra montano già provato dai recenti eventi sismici”,dice il Comitato.
“Le ripercussioni socio-economiche derivanti dal depotenziamento dei due nosocomi a seguito dell’ospedale unico saranno devastanti. Sorvoliamo sull’atteggiamento di alcuni Sindaci vicini al PD che, pur di avere l’ospedale sotto casa, rinviano cronicamente qualsiasi confronto con i cittadini e non producono alcun dato o studio che possa giustificare questa scelta infausta dove il becero campanilismo regna sovrano. Hanno ridotto la partecipazione dei territori ad una semplice votazione univoca dei Sindaci e non hanno permesso una scelta basata sulla popolazione rappresentata e, ancor più assurdo, è che l’ubicazione sia stata dettata da un algoritmo” spiegano.
“Nessuna spiegazione sul perché non si è valutata la riapertura degli ospedali chiusi da adibire per i pazienti Covid, sul perché non si ritorni ad una politica sanitaria territoriale e su come sarà gestita questa astronave. Abbiamo assistito ad interventi che dimostrano come la nostra Regione sia amministrata da chi è completamente privo di una strategia a monte e, soprattutto, non riusciamo a capire come mai ancora non siano ripristinate le visite, gli interventi, la diagnostica e le analisi ordinarie, fondamentali per una corretta prevenzione. Ennesima dimostrazione che ci conferma perché la nostra sanità pubblica sia in questo stato”
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