Il Comitato “Nuovo ospedale: “Serve un nosocomio di I livello sulla costa”
Il Comitato “Nuovo Ospedale” esprime “Profondo disaccordo con i contenuti del Piano sanitario inviato alla Regione Marche dal Comitato Madonna del Soccorso. Non siamo d’accordo nel voler trasferire il Reparto Malattie Infettive da Ascoli a San Benedetto per fini meramente legati ai fenomeni pandemici e di destinare una importante porzione di spazio a questo scopo. Considerando la complessità del problema saranno i dirigenti sanitari di concerto con le equipe mediche a definire un percorso ottimale per i due plessi ospedalieri anche con un incremento del personale per avere percorsi separati tra pazienti infetti e quelli con altre patologie.”
“Siamo poi assolutamente contrari al procrastinare il pronunciamento della Giunta Regionale sulla necessità di un nuovo ospedale in area costiera. Questa richiesta del Comitato MdS potrebbe creare le condizioni di un danno irreparabile alla nostra comunità e alle future generazioni. Riteniamo offensiva e al limite dell’ingiuria l’accusa di strumentalizzazione elettorale nei confronti di quanti si stanno esponendo pubblicamente per un nuovo ospedale e il potenziamento del Madonna del Soccorso” spiegano.
Poniamo attenzione su quanto sta succedendo nel nostro ospedale con Chirurgia ferma, reparti di Geriatria e Medicina Generale trasferiti senza nessuna garanzia scritta di ripristino, come avvenne nella prima ondata pandemica della primavera scorsa, la Medicina d’urgenza trasformata in reparto COVID e con il Pronto soccorso che ha ridotto gli ingressi del 50% con punte di -80%.
“Abbiamo formato un comitato spontaneo per sensibilizzare e raccogliere adesioni nella cittadinanza affinché si facciano le dovute pressioni per decidere in tempi stretti su:
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Il pronunciamento della Giunta Regionale Marche per la realizzazione di un nuovo ospedale di I livello da situare sulla costa picena.
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contemporaneamente attuare un programma post covid di ripristino e potenziamento immediatamente operativo del Madonna del Soccorso.
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Potenziamento delle reti sanitarie locali e avvio di un programma di Sanità di prossimità e di democrazia della salute.
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