“Il Centro Solidarietà rischia lo sfratto, ma il Comune ha altre priorità”, denuncia di Marco Curzi
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “La maggioranza in carica ha fatto del sociale una bandiera, ma dopo quasi due anni dall’insediamento non si vede l’impegno sbandierato durante la campagna elettorale. Comunque, non c’è attenzione per tutto ciò che merita”, il consigliere del Psi Marco Curzi ha assunto il ruolo di oppositore alla giunta Piunti a tutti gli effetti. Questa volta denuncia la “scarsa attenzione” dell’amministrazione comunale per il Centro Solidarietà Porto d’Ascoli, un’organizzazione no-profit che cura il doposcuola gratuito per i bambini in un locale dell’Erap di via Gronchi, nel quartiere Agraria. A fare inalberare il consigliere di minoranza è stato il ritardo con cui la giunta ha deliberato un contributo di 2mila e 500 euro per l’associazione, ma poi non ha erogato.
“Come mai questo comportamento? forse perché il presidente del Centro è l’ex consigliere del Pd Gianluca Pasqualini? Lo sanno gli amministratori con quanta cura i volontari trattano i bambini? Sì, perché il doposcuola viene svolto da volontari, che offrono anche la merenda agli scolari”.
Curzi riferisce che le lezioni si svolgono tutti i pomeriggi, dal lunedì al sabato. Il Centro è frequentato da 40-50 bambini. Viene corrisposto l’affitto all’Erap per circa 350 euro, oltre alle utenze. L’associazione si è trovata con rate arretrate per la locazione e ha fatto richiesta di contributo al Comune.
“L’amministrazione comunale – s’infiamma Curzi – aveva promesso la delibera a luglio 2017, ma poi è slittata a dicembre. Qualche giorno fa mi ha telefonato la vicepresidente del Centro Solidarietà molto preoccupata, perché non c’è stata erogazione dei 2mila e 500 euro. E intanto corrono gli interessi sugli arretrati dell’affitto”.
Curzi si è quindi recato negli uffici del settore servizi finanziari del Municipio per chiedere chiarimenti. “Ho verificato che il mandato di pagamento è stato firmato, ma il dirigente mi ha detto – sbotta il consigliere – che in questo momento non si può erogare perché l’ente ha altre priorità. Si vuole attendere che arrivi lo sfratto?”. Non basta: “Se la situazione non si sbloccherà presenterò un’interrogazione in Consiglio comunale”.
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