Il Centro agroalimentare al convegno Italmercati e “The European House Ambrosetti”
La rete dei mercati ha previsto investimenti per 450 milioni di euro nel periodo 2021-2026 dedicati a progetti nella direzione auspicata dal PNRR, che riguardano la digitalizzazione, la transizione ecologica, le infrastrutture, l’istruzione e la ricerca, posizionandosi come anello di congiunzione della filiera agroalimentare.
Proprio i mercati delle principali città italiane come Roma, Milano, Torino, Genova e Firenze, hanno già avviato un profondo lavoro di ammodernamento, improntato all’efficienza e alla digitalizzazione.
A rivelarlo è lo studio di Italmercati e The European House – Ambrosetti “L’Italia alla prova del cambiamento: la risposta dei mercati agroalimentari all’ingrosso mercati”, presentato a Roma alla presenza dei più autorevoli rappresentanti del settore, tra cui, Francesco Battistoni (Sottosegretario di Stato, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), Paolo De Castro (Eurodeputato; Membro della Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale), Monica Lucarelli (Assessore alle Attività Produttive e Pari Opportunità del Comune di Roma), Ettore Prandini (Presidente, Coldiretti), e Patrizia De Luise (Presidente, Confesercenti).
Il vice ministro Francesco Battistoni ha detto: “Con questo studio è importante aver messo insieme chi produce e chi fa mercato. Negli ultimi due anni tutto il nostro sistema agroalimentare ha dimostrato la sua resilienza. Personalmente ho visitato le strutture che aderiscono a Italmercati e sono molto importanti nei territori nei quali operano. Non solo prodotti agricoli, ma anche i prodotti ittici e in questo proposito abbiamo visitato il Centro Agroalimentare Piceno e a San Benedetto del Tronto abbiamo trovato una realtà molto importante”.
Francesca Perotti, amministratore delegato del Centro Agroalimentare Piceno, che ha partecipato alla realizzazione allo studio presentato da The European House Ambrosetti, ha detto: “Raccogliamo l’invito del vice ministro Francesco Battistoni e come Caap siamo pronti per far inserire nel Pnnr una serie di progetti predisposti sulla base delle strategie decise all’interno del consiglio di amministrazione, composto dal presidente Roberto Giacomini e dal vice presidente Corrado Di Silverio, altamente innovativi in grado di assicurare un grande sviluppo alla nostra realtà e che potrà contribuire a dare nuovo impulso allo sviluppo del sistema agroalimentare ovvero sia per l’ortofrutta e sia per i prodotti ittici. A tal proposito voglio sottolineare che lavoriamo fianco a fianco con Italmercati per la definizione delle progettualità”.
All’incontro era presente anche il Consigliere Comunale di San Benedetto del Tronto, Giselda Mancaniello.
Fabio Massimo Pallotti, Presidente di Italmercati “I mercati mantengono in equilibrio i prezzi, favoriscono l’aggregazione delle piccole realtà produttive, e sono garanzia della qualità e sicurezza dei prodotti, trattandosi del km0 della filiera agroalimentare”.
Come illustrato da Valerio De Molli, Managing Partner & CEO, The European House – Ambrosetti, “la rete dei 19 mercati agroalimentari all’ingrosso facenti parte di Italmercati attiva oggi filiere di fornitura e di subfornitura nazionali per un totale di 107 milioni di euro. Questo si traduce in un contributo complessivo al PIL del Paese di circa 85 milioni di euro, per effetto di un moltiplicatore del Valore Aggiunto pari a 2,41. In altre parole, grazie all’attivazione di filiere sul territorio nazionale, per ogni euro di Valore Aggiunto diretto generato dai mercati aderenti alla rete Italmercati, si generano 1,41 Euro addizionali nell’intera economia. L’analisi mette in evidenza come, all’interno dei mercati, prenda vita un ecosistema complesso e integrato, con 2.500 imprese operanti che generano 9 miliardi di euro di giro d’affari, che si traduce in 22 miliardi di euro di giro d’affari diretto, indiretto e indotto, 12 miliardi di euro di Valore Aggiunto e 260.000 occupati diretti, indiretti e indotti”.
Per affrontare con successo le sfide dello scenario in evoluzione, i mercati agroalimentari all’ingrosso come quello di San Benedetto devono accelerare il percorso di transizione già in corso verso «food hub» a servizio degli operatori della filiera agroalimentare e del loro sviluppo, internalizzando e integrando nuove attività e servizi a valore aggiunto.
Alla luce di questa transizione identitaria evolutiva e innovativa e dello scarso riconoscimento attribuito al settore, è auspicabile avviare un percorso di valorizzazione del ruolo dei mercati agroalimentari all’ingrosso in Italia quali anello di congiunzione della filiera agroalimentare estesa.
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