Un prestigioso riconoscimento al Carnevale di Pozza viene da Eurorama 2016. 

Per la sua decima edizione, Eurorama avrà come titolo “Periferie d’Europa: nuova Russia e vecchia URSS-Periferie d’Europa: migrazioni e subculture”. Tale Festival, curato dal Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina si svolgerà a Trento nei giorni 1 e 2 maggio.

POZZA A EURORAMA 2016 – La proiezione del filmato girato a Pozza (frazione di Acquasanta Terme) dal regista Michele Trentini in occasione del Convegno “Gli Zanni di Pozza nel Carnival King of Europe” organizzato dall’Ecomuseo della Via Salutaria il 14 febbraio del 2015,  è programmata per lunedì 2 maggio.

DI COSA SI TRATTA – Eurorama ripropone con la consueta formula due giornate di film etnografici selezionati tra quelli premiati o segnalati dai maggiori festival del cinema etnografico d’Europa. Con la consueta libertà di sguardo, queste opere mettono a fuoco temi di urgente attualità, raccontando in presa diretta storie situate ai margini geografici e sociali del nostro continente.

IL PROGRAMMA – La prima giornata ha come tema l’eredità culturale della Russia: quella delle sue molteplici minoranze etniche e linguistiche, di chi giunge da altri paesi per trovare una moglie, di chi se n’è andato altrove in cerca di lavoro, o di chi continua a confrontarsi, dopo trent’anni, con i simboli dell’Unione Sovietica. I film della seconda giornata ci introducono nel cuore di mondi a noi prossimi anche se poco esplorati, dalle baraccopoli delle nostre grandi città ai villaggi rom delle campagne, e ci aiutano a capire meglio i problemi di chi cerca di raggiungere l’Europa attratto dalla chimera di una vita migliore o di chi rimane imbrigliato nel limbo delle contraddittorie politiche europee in materia di migranti e rifugiati. Nell’anno in cui gli accordi di Schengen vengono per la prima volta messi in discussione, “Eurorama. L’Europa dei popoli nei festival del cinema etnografico” offre al suo pubblico un’occasione unica di approfondimento di tematiche quanto mai attuali attraverso lo sguardo diretto del cinema etnografico.