Il 6 aprile un incontro sull’autonomia differenziata

“Il DDL Calderoli, recentemente approvato dal C d M, rappresenterà il cavallo di Troia per la definitiva frammentazione del nostro Paese: la cesura netta tra il nord e il sud avrà come conseguenza che le regioni del centro Italia, tra cui le Marche, verranno di fatto spinte verso una marginalizzazione e un destino simile a quello del meridione. Consentendo infatti alle regioni di trattenere più gettito fiscale a livello locale, a quelle meno ricche, tra cui la nostra, arriveranno meno risorse dallo Stato. E se a questo aggiungiamo che in molti settori, tra cui sanità, istruzione e servizi sociali, le regioni avranno un livello enorme di autonomia per organizzare i servizi (tra cui, ad esempio, remunerare medici e insegnanti in modo autonomo), non è difficile prevedere che lo Stato unitario, o “la Patria”, come la destra ama definirlo, verrà in realtà frantumato”.

Lo dice  “Ascolto & Partecipazione” che organizza l’incontro del 6 aprile  “AUTONOMIA DIFFERENZIATA – l’Italia spaccata in due…” che si terrà presso la Sala della Ragione – Palazzo dei Capitani – A P con il Prof. Carlo Di Marco Leone (già docente di Diritto Pubblico presso l’Università degli Studi di Teramo). Introdurrà l’incontro–dibattito il Capogruppo Consiliare di “A & P”, Dott. Emidio Nardini.

“Infatti, le regioni con un gettito fiscale più elevato si troveranno nelle condizioni di offrire prestazioni aggiuntive ai propri cittadini rispetto alle altre. Non solo: medici, infermieri, insegnanti, soprattutto quelli più giovani e motivati, saranno giustamente attratti da condizioni economiche più vantaggiose che le regioni ricche del nord saranno in grado di assicurare” dice A&P.

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